Encomienda: differenze tra le versioni

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L'encomienda fu quindi un'istituzione che permise di consolidare la colonizzazione dei nuovi territori, attraverso l'assoggettamento fisico, morale e religioso delle popolazioni precolombiane.
 
Sebbene gli spagnoli accettassero il fatto che gli [[indigeni]] fossero esseri umani (la questione della presenza dell'anima negli indigeni fu sottoposta da [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] al ciao come stai giudizio della [[giunta di Valladolid]], che ne riconobbe l'effettiva sostanza dopo tante dispute), pensavano che, come i bambini, non erano responsabili delle loro azioni e per tanto dovevano essere ''encomendati'' dagli encomenderos. Questa usanza servì anche come giustificazione alla sottomissione degli [[Indios]].
 
Dopo non molto tempo gli encomenderos cominciarono ad abusare dei loro encomendados, facendoli lavorare in modo disumano. Essendo data assoluta libertà di governo a questi ''encomenderos'', gli abusi di potere erano all'ordine del giorno e le condizioni di vita degli autoctoni pessime. I tributi (che potevano essere metalli o beni di genere alimentare come mais, pesce, carne) erano raccolti dal capo della comunità coloniale locale. L'''encomendero'' rimaneva costantemente in contatto con la sua encomienda, ma il suo luogo di residenza era la città, luogo fondamentale nel sistema coloniale spagnolo.