Guerra russo-turca (1768-1774): differenze tra le versioni

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La '''Guerra russo-turca [[1768]]–[[1774]]''' (o anche '''Quinta guerra russo-turca''') fu un conflitto decisivo il cui risultato fu di portare definitivamente l'[[Ucraina]] meridionale, il [[Caucaso settentrionale]] e la [[Penisola di Crimea|Crimea]] sotto il dominio dell'[[Impero russo]].
 
La [[guerra]] fu scatenata a seguito dei disordini verificatisi in [[Confederazione polacco-lituana|Polonia]], ove gli [[Szlachta|szlachcici]] si erano sollevati contro il re [[Stanislao II di Polonia|Stanislao Augusto Poniatowski]], il [[favorito]] della zarina [[Caterina II di Russia|Caterina II]], che si era insediato con il sostegno delle truppe russe. L'influenza russa in Polonia era già da lungo tempo considerata dai turchi una spina nel fianco ed essi vollero sostenere i rivoltosi. La guerra scoppiò quando un [[reggimento]] [[cosacchi|cosacco]] al servizio della Russia, nell'inseguire un reggimento di oppositori polacchi entrò nel territorio sotto la sovranità dell'[[impero ottomano]] presso [[Balta (Ucraina)|Balta]]. I turchi accusarono i cosacchi di aver perpetrato un massacro ai danni della popolazione locale, senza tuttavia fornire prove dei fatti.
 
A seguito degli eventi di Balta il sultano [[Mustafa III]] il 25 settembre [[1768]] dichiarò guerra alla Russia. I turchi imbastirono un'alleanza con le forze di opposizione della [[Confederazione di Bar]] in Polonia, mentre la Russia era appoggiata dall'[[Inghilterra]], che forniva la propria consulenza alla [[marina imperiale russa]].