Libro di Geremia: differenze tra le versioni

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Ioiakim annulla sostanzialmente gli effetti della riforma del padre, e regna con modi dispotici e brutali, anche costretto dalla necessità di pagare il tributo a Necao. Introduce nuove pratiche idolatre persino nel tempio, con grande scandalo di Geremia.
 
Dopo la morte di Necao nella battaglia di [[CarchemisKarkemiš]] del [[605 a.C.]] contro i babilonesi, Ioiakim diviene vassallo di Nabucodonosor. Geremia predice nuovamente l'invasione nemica da settentrione, questa volta ben identificata, e l'inevitabile fine di Gerusalemme. Invia a Ioiakim un rotolo dettato al suo fedele aiutante [[Baruc]], contenente tutte le sue profezie in proposito, ma il re, per tutta risposta, fa bruciare il rotolo in un braciere.
 
=== Prima deportazione in Babilonia ===