Cui prodest?: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix wikilink
BetaBot (discussione | contributi)
m Bot: Sistemo note con collegamenti esterni senza titolo (documentazione)
Riga 1:
'''''Cui prodest?''''' (lett. "a chi giova?"), a volte resa anche come '''''cui bono?''''' ("chi ne beneficia?"), è una [[locuzioni latine|locuzione latina]] utilizzata nel [[discorso]] come elemento [[retorica|retorico]] per domandarsi chi sia l'effettivo beneficiario di una determinata azione o evento.<ref name="treccani">[http://www.treccani.it/vocabolario/cui-prodest/ cui prodest? in Vocabolario – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
L'espressione ''cui bono?'' fu coniata da [[Lucio Cassio Longino Ravilla]], durante il processo a [[Marco Emilio Lepido Porcina]], con la quale egli si chiedeva quale fosse il vero beneficiario di un'azione imputata ad una certa persona.
Riga 7:
Le stesse parole vengono pronunciate da [[Medea]] nell'[[Medea (Seneca)|omonima tragedia]] di [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]]. Ai versi 500-501 ella afferma: ''"cui prodest scelus, is fecit"'', cioè "colui al quale il [[reato|crimine]] porta vantaggi, egli l'ha compiuto".<ref name="treccani" />
 
Il concetto è applicato nella [[investigazione|ricerca investigativa]]: la scoperta di un possibile [[movente]] costituisce un indizio nell'individuazione del colpevole.<ref name="treccani" /> La locuzione è inoltre impiegata sempre con funzione retorica nei commenti politici e, più in generale, nel linguaggio comune.<ref>[http://www.agoravox.it/Il-ridimensionamento-del-Senato.html Il ridimensionamento del Senato: cui prodest? - AgoraVox Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Note==