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|proprietario storico = Walter P. Chrysler
}}
Il '''Chrysler Building''' è uno dei simboli più celebri di [[New York City]]. Completato nel [[1930]], è alto 319 metri e si trova nell'East Side di [[Manhattan]] in prossimità dell'incrocio tra la 42ª strada e Lexington Avenue.
 
Venne costruito per ospitare la sede della società automobilistica [[Chrysler]] e fu il grattacielo più alto del mondo per poco più di un anno, tra il [[1929]] e il [[1931]], quando venne superato dall'[[Empire State Building]].
 
Dal [[2008]] è gestito da due società immobiliari, la Abu Dhabi Investment Council e la Tishman Speyer Properties.<ref name="nytimes.com">{{cita web|http://www.nytimes.com/2008/07/10/nyregion/10chrysler.html|The New York Times|15-12-2008}}</ref>
 
== Cenni storici ==
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La costruzione dell'edificio iniziò il 19 settembre del [[1928]] e fu eretto con una media di quattro piani a settimana, senza decessi di addetti ai lavori per tutta la durata del cantiere. A quel tempo, i maggiori costruttori di New York erano in costante competizione per costruire il grattacielo più alto del mondo e a competere con van Alen e il suo progetto, c'era [[H. Craig Severance]] che stava costruendo il grattacielo al [[Trump Building (40 Wall Street)|numero 40 di Wall Street]], oggi noto come Trump Building. Severance improvvisamente fece aggiungere due piani a questo grattacielo, rivendicando il titolo di edificio più alto del mondo<ref>Escludendo le strutture, come la [[torre Eiffel]].</ref>
 
In realtà in gran segreto van Alen aveva già preparato la sua rivincita ottenendo il permesso di costruire l'imponente guglia di 38 metri realizzata in [[acciaio inossidabile]]. Dapprima montata all'interno della struttura per non essere vista dall'esterno,<ref name="Carol Willis 2004, p. 22">Carol Willis, ''Empire State Building, 21 mesi per costruire il grattacielo più alto del mondo'', Architetti e Architetture, Mondadori Electa, Milano, 2004, p. 22.</ref> essa fu eretta in meno di due ore in cima all'edificio il 24 ottobre del [[1929]], rendendo così il Chrysler Building l'edificio più alto del mondo e il primo a superare i trecento metri di altezza.<ref>Edward Rutherfurd, ''New York'', Mondadori, Milano, 2010, pp. 784-785.</ref><ref>{{Cita web|autore=Emporis GmbH |url=http://www.emporis.com/building/the-trump-building-new-york-city-ny-usa |titolo=Emporis Data "...a celebrated three-way race to become the tallest building in the world." |editore=Emporis.com |accesso=27 settembre 2010}}</ref> Il grattacielo aprì al pubblico il 27 maggio [[1930]] ma tuttavia la soddisfazione di van Alen per il primato raggiunto durò assai poco, quando l'anno successivo il vicino [[Empire State Building]] lo superò di oltre venti piani.<ref>In origine, all'interno sotto la [[guglia]] della [[cuspide (architettura)|cuspide]], si trovava una scatola di [[vetro]] che conteneva il primo campionario di strumenti di Walter P. Chrysler che si disse fosse stata rimossa e nascosta il giorno in cui l'Empire State Building sorpassò in altezza il Chrysler Building.</ref> La sottrazione di questo primato fu altresì resa più amara da Walter P. Chrysler che si rifiutò di pagare il cospicuo saldo della parcella di van Alen.
 
[[File:Chrysler Building Midtown Manhattan New York City 1932.jpg|thumb|320px|left|Il Chrysler Building in una fotografia del 1932]]
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Nel [[2005]] è stato definito il «più bel [[grattacielo]] di New York» da novanta dei cento membri della giuria americana composta da [[architettura|architetti]], critici, [[Ingegneria|ingegneri]], storici dell'[[arte]], avvocati e studenti.<ref>http://www.empirestate.it/New-York/40/chrysler-building-art-deco-a-new-york.html</ref><ref>http://www.nelso.it/us/place/237087/</ref> Nel medesimo anno il ''Fondo Michelangelo'' di ''[[Sorgente Group|Sorgente Group S.p.a.]]'' ha rilevato una partecipazione di maggioranza relativa nella proprietà del Chrysler Building, ceduta successivamente alcuni anni dopo. Nel [[2007]] l'edificio è stato inserito nella ''America's Favorite Architecture'' dalla [[American Institute of Architects]].<ref>{{Cita web|url=http://favoritearchitecture.org/afa150.php |titolo=FavoriteArchitecture.org |editore=FavoriteArchitecture.org |accesso=27 settembre 2010}}</ref>
 
Dal [[2008]] il nuovo assetto proprietario vede come detentore della maggioranza l'''Abu Dhabi Investment Council'' che ha acquistato il 90% della proprietà per 800 milioni di dollari,<ref>{{Cita news|url=http://www.nypost.com/seven/06112008/business/chrysler_bldg__on_the_block_115016.html|titolo=CHRYSLER BUILDING ON THE BLOCK – SOVEREIGN ARAB FUND TO PAY $800M |urlmorto=yes}}{{dead link|date=April 2012}} {{Dead link|date=September 2010|bot=RjwilmsiBot}}</ref> mentre il restante 10% è stato acquisito alla ''Tishman Speyer Properties''.<ref>{{cita web|http://www.name="nytimes.com"/2008/07/10/nyregion/10chrysler.html|The New York Times|15-12-2008}}</ref>
 
== Descrizione ==
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Di colore grigio tenue, il grattacielo è caratterizzato da un uniforme rivestimento di mattoni che contrasta con le superfici argentee delle cornici metalliche, mentre gli spigoli sono caratterizzati da conci angolari più grandi. L'edificio si erge su un basamento a pianta quadrangolare di 31 piani, al di sopra del quale si staglia un modulo intermedio di 170 metri che termina al sessantunesimo piano. Al di sopra di esso si innalza un altro modulo quadrangolare più stretto caratterizzato dalle pareti perimetrali che terminano ciascuna con un arco a tutto sesto; complessivamente, i prospetti dell'intero edificio contano 3.862 finestre.
La parte terminale culmina con la caratteristica [[Cuspide (architettura)|cuspide]] realizzata con uno speciale acciaio inossidabile realizzato in [[Germania]] dalla ''[[Krupp]]'' e commercializzato con il nome ''Nirosta''.<ref>Il termine "Nirosta" è un acronimo tedesco creato dalla ''Krupp'' per il suo speciale acciaio "Enduro KA-2", esso deriva dalla fusione delle parole ''"'''n'''icht" "'''ros'''tender" "'''sta'''hl"'', ovvero "acciaio inossidabile" (in inglese: ''non-rusting steel'').</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.bssa.org.uk/topics.php?article=82 |titolo=Article: Trade names associated with stainless steels |editore=Bssa.org.uk |accesso=27 settembre 2010}}</ref> Essa è scanalata fino alla cima ed è scandita da archi con finestre triangolari smerlate disposte a raggiera. L'intera struttura della cuspide metallica fu originariamente assemblata all'interno della parte terminale dell'edificio e quindi successivamente issata ed estroflessa mediante una complessa [[centina]] mobile interna.<ref> name="Carol Willis, ''Empire State Building, 21 mesi per costruire il grattacielo più alto del mondo'', Architetti e Architetture, Mondadori Electa, Milano, 2004, p. 22.<"/ref> Dopo essere stata completamente distesa fu bullonata e rivettata da operai specializzati, che successivamente vi fissarono sulla sommità la svettante [[guglia]] che ha funzioni di [[parafulmine]] e di [[antenna]].
 
[[File:Chrysler building- top.jpg|thumb|280px|right|Un dettaglio della cuspide]]
 
L'apparato decorativo nell'insieme appare sobrio ma tuttavia non privo di numerosi richiami estetici al modo automobilistico suggeriti dallo stesso Walter P. Chrysler, come
le decorazioni metalliche che riproducono i tappi alati dei [[Radiatore|radiatori]] dei modelli ''Chrysler'' del [[1929]]<ref>{{Cita web|url=http://www.imperialclub.com/Yr/1926/building/Cap.htm |titolo=1926 Chrysler Radiator Cap Used On The Chrysler Building |editore=Imperialclub.com |data=13 dicembre 2006 |accesso=27 settembre 2010}}</ref> presenti sulla cima del basamento al trentunesimo piano e il fregio raffigurante [[ruote]] di [[Autovettura|automobili]] stilizzate con enormi perni argentati come coprimozzo. Tuttavia gli elementi decorativi più evidenti sono gli otto grandi doccioni zoomorfi in acciaio posti agli angoli del sessantunesimo piano che raffigurano delle aquile stilizzate, simbolo dell'[[Stati Uniti d'America|America]]. A completare l'edificio vi è anche un articolato sistema di illuminazione esterna installato sul perimetro di tutte le finestre triangolari della cuspide e sulla base dell'ultimo modulo sottostante, che illumina lateralmente le pareti perimetrali esterne in differenti colorazioni a seconda delle occasioni.
 
[[File:ChryslerBuildingMidtownManhattanNewYorkCity.jpg|thumb|280px|right|L'edificio illuminato di sera]]
 
L'ingresso dell'edificio è al 405 di Lexington Avenue, dove un alto portale introduce all’[[Atrio (architettura)|atrio]] che è anch'esso un evidente esempio di Art Déco. Concepito come un luogo magico ed irreale, è caratterizzato da un'insolita pianta triangolare e dai soffitti obliqui rivestiti in marmo rosso come tutte le pareti circostanti, mentre lampade in tipico stile Déco e altri effetti luminosi esaltano gli altri materiali utilizzati come il mogano e il metallo. Da qui si ha accesso agli otto [[Ascensore|ascensori]] appositamente realizzati dalla ''[[Otis Elevator Company|Otis]]'' i cui pannelli interni sono rivestiti con un differente intarsio in [[legno]] ciascuno, riportante motivi ornamentali che ricordano gli [[Araldica|stemmi araldici]] riportati sul corpo principale dell’edificio insieme al logo alato della ''Chrysler''.
 
[[File:NY Height Comparison.png|left|thumb|200px|La comparazione del Chrysler Building (il secondo da destra) con altri edifici]]
 
A differenza dell'Empire State Building, che ospita da sempre soltanto uffici e attività commerciali, il Chrysler ospita tuttora anche alcune unità immobiliari ad uso residenziale, tra cui il [[Penthouse (architettura)|doppio appartamento]] che originariamente occupava completamente il sessantanovesimo e settantesimo piano fatto realizzare dallo stesso Walter P. Chrysler.<ref>http://www.architetturaeviaggi.it/photogallery.php?par=america_FT_233</ref>
 
Fino al [[1945]] il settantunesimo piano all'interno della cuspide era visitabile come punto di osservazione panoramico ma successivamente l'accesso al pubblico fu chiuso per ospitare il ''Cloud Club'' fino alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]]; dal [[1986]] gli stessi locali sono stati adibiti ad uso ufficio.<ref>{{Cita web|cognome=Michaelis |nome=David |url=http://www.mrbellersneighborhood.com/story.php?storyid=114 |urlarchivio=http://web.archive.org/web/20090519083624/http://www.mrbellersneighborhood.com/story.php?storyid=114 |dataarchivio=19 maggio 2009 |titolo=Inside the Needle: The Chrysler Building Gets Lit by David Michaelis |editore=MrBellersNeighborhood |data=31 marzo 2002 |accesso=27 settembre 2010}}</ref>
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[[Categoria:Chrysler]]
[[Categoria:National Historic Landmark degli Stati Uniti d'America]]
 
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