J. Robert Oppenheimer: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
I suoi genitori, entrambi tedeschi di religione ebraica, erano emigrati negli [[Stati Uniti d'America]] da [[Hanau]] nell'[[Assia]]. Dopo essersi laureato ad [[Università Harvard|Harvard]] nel [[1925]], lavorò come studente ricercatore, per un breve periodo a [[Cambridge]], presso il laboratorio di [[Joseph Thomson]], un celebre [[fisica sperimentale|fisico sperimentale]]. Oppenheimer continuò le sue ricerche in vari altri centri di fisica [[Europa|europei]], fra cui quelli di [[Leida]], [[Gottinga]] e [[Zurigo]].
 
Nel [[1926]] decise di continuare gli studi alla [[Università Georg-August di Gottinga|Georg-August]] e nel dicembre dello stesso anno spedì l'articolo ''La teoria quantistica degli spettri continui'' alla autorevole rivista tedesca ''[[Zeitschrift für Physik]]''. Tre mesi dopo ottenne il [[dottorato]] e strinse amicizia con importanti fisici europei. Questo fu un periodo di svolta per gli studiosi di fisica che furono costretti a rivedere tutti i modelli tradizionali classici del passato. Nel biennio 1927-1928 Oppenheimer si mise in evidenza con le sue ricerche atte a semplificare l'indagine degli spettri molecolari e assieme a [[Max Born|Born]] scrisse un trattato noto come l'[[approssimazione di Born - Oppenheimer]] che assurse come punto di riferimento per gli scienziati occupati nel settore molecolare. <ref name ="RobOpp">"Il contributo di Oppenheimer alla fisica moderna", di John S. Rigden, pubblicato su "Le Scienze" (Scientific American), n. 325, sett. 1995, pp. 62-67</ref>
 
Il [[1928]] fu soprattutto l'anno della scoperta dell'effetto tunnel che fu resa nota nel mese di marzo con un articolo di Oppenheimer per conto dei ''Proceedings of the National Academy of Sciences'', in cui spiegò che anche un debole campo elettrico fosse in grado di liberare gli elettroni dal nucleo originario. L'effetto tunnel è alla base del funzionamento di non pochi dispositivi elettronici quali [[giunzione Josephson|giunzioni Josephson]] (1963), [[SQUID]] (1964), memorie non volatili allo stato solido quali [[EPROM]], [[EEPROM]], [[memoria flash|memorie flash]], ma anche i dispositivi a punti quantici quali i transistor a singolo elettrone (Single Electron Transistor, SET). Un'altra importante applicazione di tale effetto è il [[Microscopio a effetto tunnel|microscopio a scansione a effetto tunnel]] (STM) inventato e realizzato per la prima volta presso il laboratorio [[IBM]] di [[Zurigo]] da [[Gerd Binnig]] e [[Heinrich Rohrer]] (1981).
 
Nei primi sei mesi del [[1929]], assieme a [[Wolfgang Pauli]] si fermò a [[Zurigo]], prima di vagliare le offerte arrivate dall'[[America]]. La questione dibattuta, in quel frangente, era ''La teoria quantistica dell'elettrone'' di [[Paul Dirac]], che oltre a suscitare consensi scatenò qualche critica per le contraddittorietà dello stato degli [[elettroni]]. Oppenheimer partecipò al dibattito e formulò le sue osservazioni alle teoria di Dirac, ed in questa occasione sfiorò la scoperta dei [[positroni]], indicando che le [[Lacuna (fisica)|lacune]] positive non potevano certo essere [[protoni]], bensì particelle aventi una massa uguale a quella dell'elettrone.<ref name ="RobOpp"/>
 
Tornato in patria nel [[1929]], divise i suoi impegni fra l'[[Università della California, Berkeley|Università di Berkeley]] e il [[California Institute of Technology]], distinguendosi sia come ricercatore che come insegnante di [[fisica teorica]]. Fu impegnato, per lo più, dagli studi sull'[[acceleratore di particelle]] e sulle conseguenze dell'utilizzo dei [[deuteroni]] nel bombardamento di nuclei pesanti.<ref name ="RobOpp"/>
 
Nel [[1939]] pubblicò ''La contrazione gravitazionale'' con il quale gettò le basi teoriche sulle ultime fasi dei processi stellari, ipotizzando la presenza delle [[stella di neutroni|stelle di neutroni]] e dei [[buco nero|buchi neri]].
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[[File:Edwardteller.jpg|thumb|upright=0.5|[[Edward Teller]]]]
Il suo dramma si manifestò nel dopoguerra quando, come presidente del comitato consultivo della commissione per l'[[energia atomica]], si oppose alla costruzione della [[bomba all'idrogeno]], ritenendo che un'arma di tale potenza non avrebbe risolto i problemi strategici degli USA ma piuttosto ne avrebbe abbassato il livello etico; sosteneva piuttosto l'utilità della realizzazione di armi nucleari tattiche. <ref>Hallgarten, ''Storia della corsa agli armamenti'' Roma, Editori Riuniti, 1972</ref>
Le sue posizioni furono quindi in antitesi con l'indirizzo dell'[[United States Air Force|USAF]], la cui componente prevalente era l'aviazione strategica e si scontrarono con le ambizioni di scienziati come [[Edward Teller]] e politici come [[Joseph McCarthy]], che colpì nel [[1954]] con un'inchiesta al termine della quale gli fu vietato l'accesso ai segreti atomici poiché in passato aveva manifestato simpatie [[comunismo|comuniste]]. Fu grazie alla comunità scientifica che insorse per questa decisione con [[Albert Einstein|Einstein]] alla guida che nel giro di pochi mesi fu confermato nel ruolo di direttore e professore dell'[[Institute for Advanced Studies]] di [[Princeton]], carica che mantenne fino alla morte.<ref name ="RobOpp"/>
 
Il [[Premio Enrico Fermi (USA)|Premio Enrico Fermi]], conferitogli nel [[1963]], volle essere il segno di una "riabilitazione" ufficiale, anche se tardiva, che gli Stati Uniti d'America concedevano allo scienziato che più di ogni altro aveva mostrato le contraddizioni laceranti dell'uomo di scienza di fronte all'impiego bellico dell'energia nucleare. Gli sono stati dedicati un [[asteroide]], ''[[67085 Oppenheimer]]'' e un [[Cratere meteoritico|cratere]] di 208 &nbsp;km di diametro sulla [[Luna]], il ''[[Oppenheimer (cratere)|cratere Oppenheimer]]''.
 
== Note ==
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* Abraham Pais, ''Oppenheimer. Dalla bomba atomica alla guerra fredda: la tragedia di uno scienziato'', Milano, Mondadori, 2007.
* Ivan Supek, ''Il processo del secolo''.
* Julius Robert Oppenheimer e H. Snyder. "On Continued Gravitational Contraction", ''Physical Review'', 1939, 56, pp. 455-459&nbsp;455–459. [http://prola.aps.org/abstract/PR/v56/i5/p455_1 (introduzione all'articolo in inglese)]
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Membri dell'Institute for Advanced Study]]
[[Categoria:Professori all'università di Princeton]]
 
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