Terra di San Benedetto: differenze tra le versioni

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===Epoca della ''curtis'' (secoli [[VIII secolo|VIII]] - [[IX secolo|IX]])===
La ''curtis'' è l’organismo fondiario fondamentale dell’epoca della ''Terra Sancti Benedicti'' che va dal [[774]], anno della donazione da parte di [[Gisulfo II di Benevento]], all’[[883]], anno della distruzione dell'Abbazia per mano dei [[Saraceni]].
 
[[File:Monte Cassino Opactwo 1.JPG|thumb|L'Abbazia alla luce del tramonto]]
Sul territorio donato, i monaci avevano autonomia totale di controllo e gestione in quanto loro proprietà privata. Essi si adoperarono subito a riorganizzare razionalmente l’area: vennero intraprese attività di bonifica dell’area paludosa nei pressi del fiume [[Rapido (fiume)|Rapido]] e vennero distribuite strategicamente sul territorio degli avamposti costituiti da piccoli monasteri, le ''cellae''. La parte del possedimento che faceva capo ad una ''cella'' era appunto la ''curtis''. Venne intrapresa l’edificazione di una vasta basilica, il Divin Salvatore, ovverosia la ''curtis maior'' da cui dipendevano le altre.
 
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Grazie all’utilizzo di contratti livellari della durata di ventinove anni, gli abati cassinesi a partire da [[Aligerno (abate)|Aligerno]] riuscirono ad attrarre anche coloni dalle aree limitrofe a cui affidare i terreni (ad esempio dalla [[Marsica]] e dalla [[Murge|Murgia]]). Le condizioni erano molto favorevoli: all’Abbazia era versata la settima parte delle messi e la terza parte del vino, tutto il resto era lasciato a loro utilità. L’accentramento delle abitazioni dei coloni all’interno di fortificazioni e l’affidamento ad ogni colono di particelle di terreno rappresentarono le caratteristiche di questo periodo. Non vi era inizialmente una minaccia imminente da rendere indispensabili castelli e torri, ma il ricordo della devastazione saracena e le mire dei potenti vicini furono il motivo di tale scelta.
 
[[File:Ausonia and Coreno.JPG|thumb|Le attuali Ausonia e Coreno]]
Ci è giunto un documento esemplare riguardante la fondazione del primo ''castrum'': [[Sant'Angelo in Theodice]]. Il contratto attesta che in località ''at Teudice'', attorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo, si stanziarono 34 famiglie; ogni famiglia ricevette una particella all’interno delle previste mura, su cui edificare, più una all’esterno, da coltivare; le famiglie dei coloni con i ''commenditi'', i dipendenti, avevano diritto di residenza nel ''castrum'' e il dovere di ''conciare castellum'' sotto la guida dei ''magistri fabricatores'' inviati dall’Abate. In seguito, fu realizzata sul colle Janulo una fortezza turrita per dominare la valle, la [[Rocca Janula]].
 
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===La giurisdizione ecclesiastica fino al [[XXI secolo]]===
{{vedi anche|Abbazia territoriale di Montecassino}}[[File:Monte Cassino Opactwo 1.JPG|thumb|Il monastero oggi.]]Con la perdita del potere temporale la giurisdizione dell'abbazia sul territorio circostante rimase soltanto ecclesiastica, come [[abbazia territoriale]]: gli abati erano equiparati nelle funzioni a [[Vescovo|vescovi diocesani]], anche se nella maggior parte dei casi non erano insigniti del carattere episcopale.
{{vedi anche|Abbazia territoriale di Montecassino}}
 
Con la perdita del potere temporale la giurisdizione dell'abbazia sul territorio circostante rimase soltanto ecclesiastica, come [[abbazia territoriale]]: gli abati erano equiparati nelle funzioni a [[Vescovo|vescovi diocesani]], anche se nella maggior parte dei casi non erano insigniti del carattere episcopale.
 
Tale situazione durò fino al 23 ottobre [[2014]], quando [[papa Francesco]] ridusse il territorio dell'abbazia territoriale alla sola chiesa abbaziale e al monastero, con le immediate pertinenze, mentre il resto della storica ''Terra Sancti Benedicti'' passò alla [[Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo|diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo]], che contestualmente mutò il proprio nome in quello di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo.