Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia: differenze tra le versioni

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[[File:Arso Jovanović, Mitar Bakič and Ivan Milutinović.jpg|thumb|upright=0.8||Tre capi partigiani; da sinistra: [[Arso Jovanović]], [[Ivan Milutinović]], [[Mitar Bakič]].]]
 
Il 7 dicembre 1941 Tito, nel corso di una riunione del Comitato centrale dei comunisti jugoslavi tenutasi a Drenovi, vicino a Novi Varos, analizzò in profondità lo sviluppo del movimento di resistenza dei partigiani e affermò la necessità di ampliare le strutture militari e organizzare nuovi reparti<ref name="GB120">G. Bambara, ''La guerra di liberazione nazionale in Jugoslavia'', p. 120.</ref>. I partigiani attivi sul territorio occupato in questo periodo era circa 80.000 ma dovevano fronteggiare oltre 390.000 truppe di occupazione dell'Asse supportate anche da circa 100.000 uomini delle milizie collaborazioniste croate<ref name="GB120"/>. In queste condizioni gli ''odred'' (unità delle dimensioni di circa un reggimento) partigiani, piccoli e dispersi sul terreno, non potevano svolgere grandi operazioni attive; venne quindi deciso di costiture la prima formazione organica mobile in grado di agire in modo aggressivo e offensivo<ref name="GB121">G. Bambara, ''La guerra di liberazione nazionale in Jugoslavia'', p. 121.</ref>. Il 21 dicembre 1941 venne ufficialmente costituita, con due battaglioni montenegrini e altri quattro reparti partigiani giunti dalla Serbia, la [[Prima brigataBrigata proletaria d'assalto|1ª Brigata proletaria d'assalto di Liberazione nazionale]] (''[[Prva proleterska udarna brigada]]'') di cui assunse il comando il 29 dicembre, [[Koča Popović]] con commissario politico Filip Klijajc "Fića"<ref name="GB121"/>; da quel momento il 21 dicembre, che era anche la data di compleanno di Stalin, divenne il giorno di festa del nuovo esercito jugoslavo che in seguito, dopo la rottura post-bellica con l'Unione Sovietica, venne spostato al 22 dicembre<ref>M. Gilas, ''La guerra rivoluzionaria jugoslava'', pp. 161-162.</ref>. La brigata era formata da circa 1.200 partigiani ben armati con armi automatiche.
 
[[File:Druga proleterska divizija.jpg|thumb|left|upright=0.8|I partigiani della [[2ª Divisione proletaria]] (''Druga proleterska divizija'').]]