Palazzo del Quirinale: differenze tra le versioni

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[[File:Piranesi-16028.jpg|thumb|Stampa di [[Giovanni Battista Piranesi|Giovanni Piranesi]]]]
 
[[Papa Paolo V]] fu colui che commissionò il completamento dei lavori sul corpo di fabbrica principale del palazzo. Affidò i lavori di ampliamento a [[Flaminio Ponzio]] che realizzò l'ala verso il giardino, la sala del Concistoro, oggi salone delle Feste e la cappella dell'Annunziata, decorata dal [[1609]] al [[1612]] da [[Guido Reni]] con la collaborazione di [[Giovanni Lanfranco]], [[Francesco Albani]], [[Antonio Carracci]] e [[Tommaso Campana]], caratterizzando il palazzo con una delle due sopraelevazioni tutt'oggi visibili. Con la morte di Ponzio nel [[1613]], i lavori di ampliamento vennero proseguiti da [[Carlo Maderno]], autore dell'ala sulla via del Quirinale, dove realizzò: la cappella Paolina, gli appartamenti papali e la Sala Regia, ora detta dei [[Corazzieri]].

L'altezza della cappella e del salone dei Corazzieri imposero la costruzione di una seconda soprelevazione, ben visibile anche sulla facciata del palazzo. Il salone dei Corazzieri fu decorato con un fregio dipinto, opera del quadraturista [[Agostino Tassi]], autore del progetto e responsabile del cantiere della parete sud, mentre le altre tre pareti furono affidate a [[Carlo Saraceni]] e [[Giovanni Lanfranco]]; in modo minore contribuirono a questa impresa [[Alessandro Turchi]], lo [[Spadarino]], [[Paolo Novelli]], [[Marcantonio Bassetti]] e, secondo [[Roberto Longhi]], [[Pasquale Ottino]]. La presenza di quest'ultimo è stata però più volte messa in discussione negli ultimi decenni.
 
Papa Urbano VIII acquistò molti terreni ampliando la proprietà verso oriente a vantaggio soprattutto delle dimensioni del giardino che quasi raddoppiarono; lo stesso papa procedette poi all'erezione di un muro di cinta che circondò il nuovo perimetro del complesso del Quirinale. Parti superstiti di questa cinta muraria sono ancora visibili su via dei Giardini.