Jules de Polignac: differenze tra le versioni

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=== Carriera politica ===
{{vedi anche|Governo Polignac}}
Sostenitore di una restaurazione integrale della monarchia e dell'[[Ancien Régime]], ed ostile alle tendenze [[Liberalismo|liberali]] della [[Carta francese del 1814|Costituzione del 1814]], divenne [[Parìa di Francia|Pari di Francia]] e, ardente difensore del [[cattolicesimo]], prese parte ai negoziati del [[Trattato di Londra (1827)|Trattato di Londra]] del 1827]] in base al quale Francia, [[Gran Bretagna]] e [[Impero russo]] si ponevano come garanti dell'[[Guerra d'indipendenza greca|indipendenza greca]] dall'[[Impero ottomano]]; una delle conseguenze del trattato fu la [[battaglia di Navarino]] e la successiva indipendenza della Grecia.
 
Divenne ministro degli Affari esteri e presidente del Consiglio nel 1829. La crisi politica era rapidamente peggiorata durante quell'anno: il re, che aveva formato in agosto un nuovo governo interamente composto da ultrarealisti per controbilanciare la maggioranza dei deputati eletti nel 1827, di orientamento liberale, solo dopo alcuni mesi designò un presidente del Consiglio nella persona di [[Jean-Baptiste Gaye, visconte di Martignac]].