Storia di Siracusa: differenze tra le versioni

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In seguito Siracusa seguì le sorti del resto della Sicilia; con l'avvento dell'[[Storia di Siracusa#Epoca risorgimentale|epoca risorgimentale]] e il cammino verso l'[[Unità d'Italia|unificazione con il regno d'Italia]].
 
== Siracusa post-unitaria ==
[[File:Brogi, Carlo (1850-1925) - n. 12011 - Siracusa - Fontana Aretusa.jpg|thumb|left|upright=1.3|La fonte Aretusa nel 1822]]
[[File:Brogi, Carlo (1850-1925) - n. 12032 - Siracusa - Veduta del Porto Grande.jpg|thumb|Veduta storica del porto di Siracusa]]
Solo con l'[[unità d'Italia]] Siracusa riacquista il proprio ruolo di capoluogo, nel [[1865]]. Ciò favorisce una progressiva spinta urbanistica con drastici interventi di modificazione del suo assetto. Dal [[1870]] vengono abbattute le mura che la cingono interamente e viene costruito il ponte che collega l'isola alla terraferma; l'anno successivo inizia la costruzione della ferrovia, con la stazione centrale situata a est della città e con una stazione marittima inaugurata solo nel [[1892]], che permette il facile scambio dei passeggeri con le linee di navigazione, allora importanti, del [[porto di Siracusa]].
 
Inizialmente si avverte una positiva crescita dei collegamenti della città con l'entroterra e con il nord. La scelta del tracciato, ai margini del tessuto urbano, si rivelerà negativa a partire dagli [[Anni 1960|anni '60 del Novecento]], quando l'espansione verso nord della città sarà condizionata drasticamente dalla cosiddetta "cintura di ferro".
Nasce nel [[1872]] l'attuale piazza Archimede, a seguito di un intervento di sventramento, cui seguiranno altri, come quello del quartiere storico di Ortigia, la ''Sperduta'' e il taglio della via del [[fascio littorio|Littorio]], oggi Corso [[Giacomo Matteotti|Matteotti]], in epoca [[fascismo|fascista]]. Vengono inoltre abbattute le mura che cingevano l'intera isola di Ortigia, facendo riappropriare l'isola della vista sul mare. Questo smantellamento segnerà anche la scomparsa della principale porta di accesso all'isola, la ''porta di Ligny'', di cui oggi restano solo foto storiche e alcuni reperti, come lo stemma, presso il [[museo Bellomo]].
 
Grazie al Decreto Regio del 17 giugno [[1878]] viene sancita la nascita del ''Museo Archeologico Nazionale di Siracusa'', inaugurato nel [[1886]] presso la sede storica di piazza Duomo.
 
Nel [[1893]] dopo un viaggio di [[Algeria]] lo scrittore [[André Gide]] visita la città per poi proseguire verso [[Roma]] e [[Firenze]].
 
Il 7 aprile 1896 attracca al porto lo yacht ''Hohenzollern'' con [[Guglielmo II di Germania]] che in occasione del primo centenario della morte di [[August von Platen-Hallermünde]] assiste alla posa di una lapide commemorativa in via Amalfitania, luogo della prematura morte del poeta.<ref>{{Cita libro|autore = |titolo = Augusto von Platen. La fine del viaggio|anno = 2007|editore = Lombardi editori|città = }}</ref>
 
Il 17 settembre [[1910]] giunge in città [[Sigmund Freud]] il quale soggiornerà presso l’ ''Hotel des Étrangers'' accanto alla [[fonte Aretusa]]. Durante i quattro giorni di permanenza il suo lavoro psicoanalitico non si fermerà, tanto da citare ne ''[[L'interpretazione dei sogni]]'' una statua di [[Archimede]] ad opera di Ignazio Villa posta presso la Marina accanto alla fonte Aretusa (oggi non più presente)<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/09/16/freud-in-sicilia.html FREUD IN SICILIA - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 19 luglio [[1915]] viene inaugurato il primo tratto della ferrovia Siracusa-Vizzini sino a Solarino. Il 26 luglio [[1923]] la linea venne completamente attivata, divenendo al centro di uno spostamento di merci nella Provincia di Siracusa<ref>AVOLIO G.: ''La ferrovia Siracusa - Vizzini - considerazioni tecniche ed economiche.'' Napoli, 1902.</ref>.
 
== Siracusa in epoca fascista ==
{{vedi anche|Storia di Siracusa nel periodo fascista}}
[[File:Mussolini a siracusa.jpg|miniatura|Mussolini dopo un discorso a Siracusa, 13 agosto [[1937]]]]
[[File:MUSSOLINI-SIRACUSA.gif|miniatura|Benito Mussolini a Siracusa, presso la Marina in Ortigia, [[1924]]]]
Il 18 aprile [[1921]] [[Filippo Tommaso Marinetti]] arriva a Siracusa per l'apertura della nuova stagione delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco. L'occasione è utile per ribadire le posizioni del movimento futurista nei confronti di una manifestazione "passatista". [[Vann'Antò]] commenta così: ''«Il 18 aprile Marinetti giunge a Siracusa, accompagnato da un gruppo di futuristi. Scappa scappa generale. Il Comitato Feste Classiche preoccupatissimo. La questura indaga. I forestieri si riversano in folla nel Teatro Greco, come intorno all’ara di un Nume antico, per scongiurare il pericolo imminente. Ma Marinetti lascia che si svolga la rappresentazione; e va a riposare. La sera, al caffè Archimede affollatissimo, inizia con un discorso rapido e decisivo la campagna anticlassicista, e annunzia al pubblico subito conquistato, che freneticamente lo applaude, una sua conferenza per l’indomani. Il 19, gran subbuglio. Il teatro Epicarmo è zeppo. Marinetti parla, e trascina all’entusiasmo i renitenti e timidi siracusani»''<ref>{{Cita news|autore = Daniela Frisone|titolo = Il titanico scontro con i futuristi|pubblicazione = La Sicilia|data = 15 aprile 2012|cid = a}}</ref>.
 
Il 13 agosto [[1924]] [[Benito Mussolini]] giunge a Siracusa a seguito di un tour propagandistico nell'[[isola di Sicilia|isola]], tenendo un comizio a piazza Duomo.
 
Nel [[1933]] il re [[vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] si recò in visita a Siracusa facendo uso del trenino che da Siracusa conduceva a [[Vizzini]] attraversando la [[necropoli di Pantalica]].
 
{{Citazione|Lo stesso giorno, in piazza del Duomo a Siracusa, il Duce rivolge al popolo un saluto di viva simpatia in cui è espressa la sua soddisfazione di ritrovarsi dopo molti anni, e dopo tanti eventi destinati a rimanere incancellabili nelle memorie della patria, tra la fedele gente dell'antichissima Siracusa.|Dal discorso di [[Mussolini]] a Siracusa, [[1937]]<ref>Tratto dai libri: ''Dalla proclamazione dell'impero al viaggio in Germania (10 maggio 1936-30 settembre 1937)''; Bollettino Parlamentare - Volume 11,Edizione 3 - Pagina 17; Scritti e discorsi di Arnaldo Mussolini - Volumi 11-12 - Pagina 130</ref>}}
[[Benito Mussolini]], il [[Duce]] d'[[regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], venne a [[Siracusa]] in due occasioni; la citazione qui di sopra riporta gli eventi della sua seconda visita, avvenuta il 13 agosto [[1937]], quando egli era all'apice del suo successo, quando la maggior parte dell'Italia lo seguiva ciecamente e quando iniziavano a intravedersi all'orizzonte tempi ostili e tristi che avrebbero infatti portato la nazione, e la città di Siracusa, ad essere totalmente coinvolta in quello che fu il più grande e tragico conflitto bellico dell'epoca moderna: la [[Seconda guerra mondiale]].
 
>Ma nel 1937 non vi era ancora il presagio di una così terribile guerra e Mussolini, giunto in [[Sicilia]], fece il suo discorso in [[Piazza del Duomo (Siracusa)|piazza Duomo]], qui, con la folla siracusana corsa numerosa per incontrarlo, affermò soddisfatto che:
{{Citazione|[..]bisogna risalire al primo [[impero romano|impero]] di [[roma antica|Roma]], all'epoca di [[Augusto]], per ritrovare uno spettacolo come quello che offre l'Italia in questa epoca così ardente di passione»|Discorso di Mussolini a Siracusa, 1937<ref>Citazione riportata dal giornale [[La Repubblica]], titolato {{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/08/30/ultimo-viaggio-di-mussolini-in-sicilia.html|titolo=L' ultimo viaggio di Mussolini in Sicilia}} che riferisce gli avvenimenti del viaggio di Mussolini in Sicilia nel 1937</ref>}}
Infine il Duce informa che quando giungerà a [[Palermo]], il 20 agosto, nel suo discorso che sarà trasmesso ai giornali di tutto il mondo, egli riaffermerà i ''diritti dell'Italia sul mediterraneo''. Discorsi che già facevano presagire una politica non pacifica che si stava attuando.
 
Ma per capire come Siracusa giunse a tanta ammirazione e devozione per un movimento che in fondo l'avrbbe portata a subire bombardamenti, fame e sofferenze, bisogna tornare all'inizio di questo periodo, alla nascita del [[Fascismo|movimento fascista]] come partito politico, poiché si farebbe un errore nel non considerare il lato emotivo e sociale di quegli anni, perché contribuirono quasi del tutto a fare instaurare nella gente un sentimento di incertezza che provocò una voglia di riscatto e ribalta, perseguito però nella maniera sbagliata, in una forma dittatoriale.
Negli anni del fascismo Siracusa conobbe un rinnovamento urbanistico, l'abbattimento di diversi edifici in Ortigia e la creazione della già citata via del Littorio. Inoltre grazie ai rinvenimenti di [[Paolo Orsi]] furono eseguiti gli scavi presso l'attuale Tempio di Apollo.
 
=== Siracusa durante la Seconda guerra mondiale ===
{{vedi anche|Operazione Husky|Operazione Ladbroke|Armistizio di Cassibile}}
{{Citazione|La prima grande operazione via mare contro la [[Sicilia]], che la storia ricordi, avvenne nell’anno [[413 a.C.]] quando [[Atene]], allora all’apice della sua potenza, inviò il fior fiore del suo esercito e della sua flotta alla conquista di [[Siracusa]]. “Ciò che rese famosa questa spedizione – scrisse [[Tucidide]] – non furono soltanto la sua incredibile audacia e il brillante spettacolo che offriva, ma anche la grande superiorità numerica delle forze impiegate”. L’audace tentativo si concluse nella disfatta più completa: gli invasori furono annientati e i generali ateniesi catturati e giustiziati. Probabilmente i ricordi di questo poco felice precedente non turbarono granché il generale [[Eisenhower]] e i comandanti in sottordine durante i preparativi dell' operazione "Husky”.|Dalla storica rivista "I Siracusani" - Attacco alla Sicilia.<ref>Dalla storica rivista "I Siracusani", anno I, n. 2, luglio-agosto 1996 - Attacco alla Sicilia.</ref>}}
[[File:Syracuse War Cemetery interno.JPG|thumb|200x200px|Le tombe dei soldati inglesi del Syracuse War Cemetery]]
Durante la [[Seconda guerra mondiale]] la città subì diversi bombardamenti, ne sono testimonianza i diversi rifugi antiaerei recentemente aperti al pubblico.
 
Nello stesso periodo al largo di ''Capo Murro di Porco'' il [[sommergibile]] [[FR 111 (sommergibile)|FR 111]] al ritorno di una missione, di trasporto da [[Lampedusa]]<ref>[http://www.xmasgrupsom.com/Sommergibili/FR.html FR 111]</ref> venne avvistato e attaccato da tre [[cacciabombardiere|cacciabombardieri]] [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] alle 14.45 del 28 febbraio [[1943]], mentre stava rientrando alla [[Arsenale Militare Marittimo di Augusta|base di Augusta]]; il battello mitragliato e colpito da [[bomba (ordigno)|bombe]], gravemente danneggiato s'inabissò in breve tempo<ref>Giorgio Giorgerini, ''Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini ad oggi'', p. 359</ref><ref>[http://www.xmasgrupsom.com/Sommergibili/FR.html FR. 111]</ref>. Nell'affondamento persero la vita il [[Giovanni Celeste|comandante Celeste]] con altri quattro ufficiali e 18 fra sottufficiali e marinai<ref>[http://www.betasom.it/forum/index.php?showtop/index.php?showtopic=14136&pid=126848&mode=threaded&start=#entry126848 Sommergibilisti immolatisi con il proprio battello]</ref>
 
La città fu liberata dal regime fascista il 10 luglio del [[1943]] con l'[[Operazione Ladbroke]] condotta dalle armate anglo-americane sbarcate nelle spiagge del territorio siracusano con l'utilizzo di alianti. L'operazione comportò parecchie perdite per gli alleati che nel 1953 fecero costruire il cimitero [[Syracuse War Cemetery]] dove riposano le spoglie dei soldati caduti per liberare la città. Il 3 settembre presso le campagne di [[Cassibile]] fu firmato l'[[Armistizio di Cassibile|Armistizio]] con cui l'Italia cessava le ostilità contro le forze alleate e proseguiva la guerra contro la Germania.
 
== Secondo dopoguerra ==
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = [[Elio Vittorini]]
|contenuto = [[File:Elio Vittorini.jpg|centre|150px]]
{{citazione|E intanto era passata Augusta col suo monte di morte case in mezzo al mare, tra velivoli e navi, e tra saline, sotto il sole, e si avvicinava Siracusa, si viaggiava, per la campagna vuota, lungo il mare di Siracusa.<br />- Mangerete con più appetito a Siracusa, - egli disse. E soggiunse: - Vi fermate lì?<br />- Mi fermo lì, - io risposi.<br />- Risiedete lì? - disse lui.<br />- No, - io risposi. - Non risiedo lì.<br />- Ma non avete nessuno a Siracusa? - disse lui.<br />- No, - io risposi.<br />- Ci andate per affari, allora, - egli disse.<br />- No, - io risposi. - No.|''[[Conversazione in Sicilia]]''}}
Elio Vittorini (1908-1966) è il più famoso scrittore siracusano del novecento. Egli fece fortuna trasferendosi a Milano dove divenne un'autorevole uomo di lettere. Fondò la rivista ''[[Il Politecnico (rivista)|Il Politecnico]]''.
}}
=== Anni '50 ===
 
==== Il miracolo di Siracusa: la madonnina delle lacrime ====
Dal 29 agosto al 1º settembre [[1953]] il un'abitazione nel quartiere borgata avviene la lacrimazione di un [[Madonna delle Lacrime|quadretto della Madonna]]<ref>[http://www.madonnadellelacrime.it/evento.asp Santuario Madonna delle Lacrime<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. L'episodio si ripeterà più volte, attirando l'attenzione di giornalisti e fedeli. Per l'occasione il quadro verrà esposto in maniera temporanea in piazza Euripide, per poi venire spostato nel futuro [[Santuario della Madonna delle Lacrime (Siracusa)|santuario della Madonna delle Lacrime]] progettato nel [[1957]] i cui lavori inizieranno nel [[1966]] per terminare nel [[1994]] attraverso l'inaugurazione del tempio avvenuta il 6 novembre 1994 alla presenza di [[papa Giovanni Paolo II]]<ref>[http://www.madonnadellelacrime.it/giovanni.asp Santuario Madonna delle Lacrime<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==== Una visita illustre ====
Nel [[1955]] la città accolse [[Winston Churchill]] per una visita ufficiale.<ref>{{Cita web|autore = Silvestro Livolsi|url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/29/churchill-il-viaggio-nell-isola-del-liberatore.html?ref=search%7C|titolo = Churchill, il viaggio nell'Isola del liberatore in vacanza|accesso = 30 gennaio 2015|editore = La Repubblica|data = 29 luglio 2008}}</ref> <ref>{{Cita web|autore = |url = https://www.youtube.com/watch?v=1WtBTtU4o98&feature=share|titolo = Le vacanze di Churchill in Sicilia|accesso = |editore = Youtube|data = }}</ref>
 
== Siracusa moderna ==
=== Anni '60 ===
 
==== L'industrializzazione e l'urbanizzazione selvaggia ====
Nel dopoguerra il rapido processo di industrializzazione nell'area a nord della città, dalla periferia di [[Augusta (Italia)|Augusta]] alla zona di [[Targia]], con l'apertura di stabilimenti [[Industria chimica|chimici]] e grosse [[raffineria (petrolio)|raffinerie]] di [[petrolio]], induce un inatteso ma squilibrato sviluppo economico<ref>[http://www.casaoggi.it/eh/eh175.php Lo sviluppo della zona industriale di Siracusa – Sincat liquilchimica Montedison Anic Isab –Incendio Icam - La distruzione di Marina di Melilli]</ref>. La città aumenta la sua popolazione per immigrazione interna, espandendosi però in maniera disordinata a causa delle molteplici speculazioni edilizie.
 
In pochi anni il nucleo originario della città costituito dalla sola Ortigia e la Borgata vengono espansi con la costruzione di nuovi quartieri verso la zona nord. Dagli anni cinquanta sino agli ottanta l'espansione è rapida proprio per la forte richiesta di alloggi. Un'ulteriore urbanizzazione è avvenuta negli anni novanta e tutto il duemila, ampliando il quartiere della Pizzuta ma anche in aree critiche a ridosso delle [[Mura dionigiane]] e in contrada Tremilia. In questo caso l'urbanizzazione è stata seguita da molte critiche da parte degli ambientalisti per l'evidente speculazione edilizia in atto.
 
==== Lo sport ====
Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]], la città, anche grazie all'impegno dell'ex [[Arbitro (calcio)|arbitro]] [[Concetto Lo Bello]] in giunta comunale, si dota di impianti sportivi all'avanguardia: il ''Campo scuola "Pippo Di Natale"'' e la ''Cittadella dello Sport'', oggi a lui dedicata. Lo Bello pose inoltre le basi per il costruendo ''Palasport'', e per la Palestra polivalente "Akradina", il cui completamento è avvenuto solo di recente.
 
== Siracusa odierna ==
=== Dagli anni '80 al nuovo millennio ===
 
==== Gli anni del declino ====
Nel [[1979]] la [[frazione geografica|frazione]] di [[Priolo Gargallo]] si è distaccata divenendo comune a sé stante<ref>[http://www.comune.priologargallo.sr.it/default.asp?modulo=pages&idpage=7 Comune di Priolo Gargallo sito ufficiale<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Con decreto dell'assessorato "Territorio Ambiente" della [[Regione Siciliana]] nel [[1984]] viene istituita la [[Riserva naturale Fiume Ciane e Saline di Siracusa]], orientata alla salvaguardia del papiro lungo il corso del fiume [[Ciane]] ed alla conservazione dell'ambiente delle "Saline".
 
Nel [[1985]] la città si mobilita per la visita di Carlo e [[Lady Diana]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/01/per-carlo-lady-diana-impazzisce-mezza.html Articolo di La Repubblica]</ref>.
 
Nel [[1988]] è stata inaugurata la nuova struttura del [[Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi]] presso la Villa Landolina. L'atteso ampliamento del secondo piano (con le sale dedicate ai reperti di epoca romana e bizantina) è stato inaugurato nel [[2006]].
 
Negli [[Anni 1990|anni novanta]] fu prevista la costruzione di un porto turistico previsto nell'area antistante l'attuale parcheggio Talete in Ortigia: fu poi costruito solo un molo in violazione alle norme d'impatto ambientale. Nella stessa zona non decollerà mai neanche il progetto di un tunnel sottomarino che potesse collegare Ortigia alla terraferma.
 
Nella notte del 13 dicembre [[1990]] la città fu colpita da un violento [[Terremoto di Santa Lucia|terremoto]] che rese inagibili molte abitazioni e costrinse alla chiusura di parecchi monumenti e chiese della città. Il successivo stanziamento di fondi post-sisma ha permesso negli ultimi anni il recupero e la fruizione di molti immobili danneggiati.
 
L'aumentata sensibilità sul rischio sismico in città, determina alcune misure di prevenzione tra cui il restauro e il consolidamento statico del ponte umbertino. Per ovviare alle restrizioni di traffico viene montato un [[ponte Bailey]] dal genio militare per tutta la durata dei lavori. Tuttavia il passaggio (non autorizzato) di un camion determina il crollo del ponte e la morte del conducente<ref>[http://virgiliosiracusa.myblog.it/tag/ponte+bailey Il ponte prima del ponte]</ref>.
 
Nel [[1998]] è stata inaugurata la nuova tratta ferroviaria dalla [[Stazione di Siracusa]] alla [[stazione di Targia]]. La tratta è interamente sotterranea e determina il passaggio dei treni nella zona del Fusco ove si immette in galleria per uscire alla [[Targia]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.rocksoil.com/pdf/160_r.pdf|titolo = Il progetto del tratto (Targia-Siracusa)|accesso = |data = }}</ref>. Questa modifica al tracciato era attesa da anni in quanto ha consentito l'eliminazione dei passaggi a livello di Corso Gelone, di Santa Lucia e di santa Panagia. Il cambiamento epocale per la città ha permesso un miglioramento del traffico veicolare, non più interrotto e la riqualificazione dell'ex tracciato ferroviario negli anni successivi con la creazione della pista ciclabile e di un'area a verde nella zona di corso Gelone e della Borgata.
 
=== Gli anni 2000 ===
 
==== Le riqualificazioni urbanistiche e la scommessa turistica ====
[[File:2327 - Siracusa - Ponte per Ortigia - Foto Giovanni Dall'Orto, 21 May 2008.jpg|thumb|Il terzo ponte di Ortigia|300x300px]]
Dopo decenni di abbandono e il progressivo degrado del centro storico di [[Ortigia (Siracusa)|Ortigia]], è cominciata di recente un'opera di recupero e restauro dell'isola. Di fondamentale importanza il progetto ''Urban'' di riqualificazione urbana con cui è stato parzialmente rilanciato il commercio e la vivibilità urbana dell'isola. Inoltre il progressivo smantellamento della vecchia cinta ferroviaria e il tentativo di rilancio e riconversione dell'economia siracusana, dall'industria chimica a quella [[Turismo|turistica]] modifica gli assetti economici della città.
Nel [[2004]] viene costruito il terzo ponte in Ortigia<ref>[http://www.girodivite.it/Fontana-Aretusa-e-colpa-del-Ponte.html Girodivite]</ref>, detto di Santa Lucia, il quale modificherà il traffico in ingresso nell'isola.
 
Nel [[2005]] assieme al sito di [[Pantalica]], [[Siracusa]] diviene ufficialmente patrimonio [[UNESCO]]. La cerimonia verrà eseguita alla presenza del [[Presidente della Repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]]<ref>[http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Ciampi/dinamico/visita.asp?id=28399 La visita del Presidente]</ref>. Nello stesso anno viene istituita l'[[Area naturale marina protetta del Plemmirio]].
 
Nel [[2008]] viene aperta la [[pista ciclabile]] in sostituzione dell'antico tratto ferroviario da piazza Cappuccini alla Targia. Due anni dopo verrà aperta la strada che collega piazza Cappuccini allo sbarcadero. In questo modo si completa la dismissione della "cintura di ferro" riqualificando (con zone a verde nella restante parte dell'ex tracciato) l'antica lacerazione tra le due parti della città.
 
Dal 22 al 24 aprile 2009 Siracusa ha ospitato il [[G8]] ambientale presso il [[Castello Maniace]], per l'occasione interamente ristrutturato assieme ad alcune parti della città<ref>[http://www.g8ambiente.it/ Home - G8Ambiente.it]</ref>.
 
Nel [[2013]] la nuova amministrazione comunale lavora alla candidatura della città come ''Capitale della cultura europea'' del 2019. Tuttavia la candidatura non riesce a passare la valutazione della giuria e la città viene subito esclusa.
 
Nel [[2014]] viene decisa la demolizione del ''ponte dei Calafatari'' dopo diversi anni di chiusura al traffico. Il ponte era stato considerato pericolante.<ref>{{Cita web|autore = Gianni Catania|url = http://www.siracusaoggi.it/siracusa-il-ponte-dei-calafatari-non-ce-piu-completata-la-demolizione/|titolo = Siracusa. Il ponte dei Calafatari non c’è più. Completata la demolizione|accesso = 30 gennaio 2015|editore = Siracusa Oggi|data = 31 dicembre 2014}}</ref> Ortigia torna ad avere due ponti di accesso.
 
== Note ==