Zaffiro: differenze tra le versioni

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Lo '''zaffiro''' (pronuncia: ''zaffìro'' o ''zàffiro''<ref>Secondo il [http://www.dipionline.it/dizionario/ricerca?lemma=zaffiro DiPI] di [[Luciano Canepari]] nella versione online, ''zàffiro'' è la pronuncia "moderna" e ''zaffìro'' quella "tradizionale". [http://www.treccani.it/vocabolario/zaffiro/ Il Dizionario Treccani] e il [http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=72&r=1522 DOP] considerano ''zàffiro'' meno corretto. URL Consultati il 2015-09-25.</ref>) è una varietà di [[corindone]], che chimicamente è [[ossido di alluminio]] (Al<sub>2</sub>O<sub>3</sub>) fortemente allocromatico (v. [[colore dei minerali]]) ed è l'unica sostanza naturale di durezza 9 nella [[Scala di Mohs]].
 
Il termine zaffiro (privo di altri aggettivi) identifica la varietà blu-azzurra del corindone, ma la stessa denominazione viene frequentemente utilizzata, unitamente a un aggettivo, per identificare qualunque sua colorazione diversa da quella rossablu (ad esempio la varietà [[rubino]]).<br />
Una volta i corindoni colorati prendevano il nome di altre pietre, seguito dal suffisso "orientale" (ad esempio i termini ametista orientale e smeraldo orientale sono oggi identificati con i nomi di zaffiro viola e zaffiro verde).<br />
Altre varietà sono quella arancione, chiamata [[padparadscha]], la più preziosa varietà di corindone, l'[[armofane]] di colore grigio opaco e lo zaffiro incolore conosciuto come [[leucozaffiro]].