Solidarność: differenze tra le versioni

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Alla fine del [[1981]] contava già nove milioni di iscritti. Attraverso scioperi, contestazioni e altre forme di dissenso politico e sociale, attuate sempre nel rispetto della scelta non-violenta, Solidarność mirava alla destabilizzazione e allo smantellamento del monopolio del partito unico di governo. Nel [[1989]] il movimento cattolico venne riconosciuto ufficialmente e poté partecipare alle [[elezioni parlamentari in Polonia del 1989|elezioni parlamentari]], riscuotendo una schiacciante vittoria stimolando la nascita di rivoluzioni pacifiche negli altri paesi del blocco comunista. Alla fine dell'agosto 1989 iniziò a guidare una coalizione di governo e Lech Wałęsa, divenuto capo dello stato l'anno successivo, si dimise dalla guida del movimento.
 
In seguito al crollo del comunismo nel giugno 1989, Solidarność è diventata uno delle oltre 6300 sigle sindacali del paese. Nel 2013 il numero totale di iscritti ai sindacati in Polonia non superava due milioni e mezzo, una cifra simile a quella dell'Italia alla vigilia della [[prima guerra mondiale]].<ref>{{cite web |url= http://ilmanifesto.info/la-esse-sbiadita-di-solidarnosc/|title= La «Esse» sbiadita di Solidarnosc | author= Giuseppe Sedia |publisher =in [[Il Manifesto]]| year= 20 luglio 2013 |accessdate=2015-11-11}}</ref>
 
== I finanziamenti occulti ==