Gandharva: differenze tra le versioni

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I '''gandharva''' (s.m. sanscrito; [[devanāgarī]] गंधर्व) sono, nello [[hinduismo]], divinità collocate nell'atmosfera (cfr. ''[[Ṛgveda Saṃhitā]]'' IX, 86, 36: ''divya gandharva''), custodi del ''[[soma]]'' celeste (cfr. ''[[Ṛgveda Saṃhitā]]'' IX, 83,4 e X, 85,12).
 
La loro natura è ambigua, sono invocati nei matrimoni in quanto hanno il diritto di possedere le spose e sono invocati anche durante le malattie, ma al contempo si indossano amuleti per proteggersi da loro.<ref>Saverio Sani, ''Ṛgveda'', Venezia, Marsilio, 2002, p.302 </ref>. le loro spose sono le ''[[apsaras]]'' le ninfe celesti.
 
Le loro spose sono le ''[[apsaras]]'' le ninfe celesti <ref>Saverio Sani, ''Ṛgveda'', Venezia, Marsilio, 2002, p.302 </ref>.
Nel ''[[Ṛgveda Saṃhitā]]'' viene citato il ''gandharva'' di nome Viśvāvasu (X, 85, 21-22; "Benefico nei confronti di tutti").
 
Nel ''[[Ṛgveda Saṃhitā]]'' viene citato il ''gandharva'' di nome Viśvāvasu (X, 85, 21-22; "Benefico nei confronti di tutti"), guardiano del ''soma'' celeste.
 
Lo ''Atharvaveda''<ref>''Atharvaveda'', II, 2.</ref> sostiene che occorre allontanare il ''Gandharva'' con l'incantesimo.