Questione di fiducia: differenze tra le versioni

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Benché il regolamento della Camera sia molto restrittivo nell'elencare i casi in cui il Governo non può porre la questione di fiducia<ref> Lo esclude solo per ciò che attiene al regolamento interno delle Camere, modifiche del Regolamento, sanzioni disciplinari e gli argomenti per i quali il Regolamento preveda votazione per alzata di mano o per scrutinio segreto, inchieste parlamentari, autorizzazioni a procedere e verifica delle elezioni</ref>, la dottrina vi aggiunge senz'altro almeno un altro caso, quello della revisione costituzionale<ref>Giampiero Buonomo, [https://www.academia.edu/10805807/Revisione_costituzionale_e_rapporto_di_fiducia Le due maggioranze], in Mondoperaio, 6/2014.</ref>.
 
==''Ratio'' dell'istituto==
Il governo pone la questione di fiducia su una legge (o più comunemente su un emendamento ad una legge), qualificando tale atto come fondamentale della propria azione politica e facendo dipendere dalla sua approvazione la propria permanenza in carica. Nella pratica politica<ref>Ferrajoli, Carlo F. 2008. L'abuso della questione di fiducia. Una proposta di razionalizzazione. in Diritto pubblico, no. 2 (maggio-agosto 2008), 587-636.</ref> tale strumento viene usato dal Governo per compattare la maggioranza parlamentare che lo sostiene o per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione<ref>Piccirilli, Giovanni. 2008. I paradossi della questione di fiducia ai tempi del maggioritario. in Quaderni costituzionali, no. 4 (dicembre 2008), 789-812.</ref>.