Armando è appena uscito di galera dopo aver scontato 2730 anni (ma ridotti a 27 per reati,buona condotta) per omicidio e furto, di cui si professa innocente. Adotta un cane trovato per caso fuori dal carcere a causa del quale incontra Oscar, avvocato misantropo e truffaldino, che lo convince ad intentare una causa contro lo stato e chiedere un risarcimento. Armando racconta la sua storia e svela che aveva un carissimo amico, Tito, che aveva organizzato il colpo, e una ragazza che amava, Arianna, che le dava una mano, tuttavia lui da tempo si era slegato dall'amicizia con Tito, e non era presente al colpo. Racconta anche che l'auto dei ladri si era incendiata in seguito ad un incidente, ma mancava il corpo di Arianna. A supportarli c'è Carmen, la proprietaria di un bar posto davanti alla casa-ufficio di Oscar, che ha avuto un flirt con l'avvocato e che si sente attratta dall'ex carcerato. L'avvocato aiuta a cercare testimoni falsi e a cercare ulteriori testimoni per sostenere l'innocenza. Armando invece scopre dove si trova il padre di Arianna, ormai malato e affetto da amnesia, e da lì arriva alla dimora di Arianna a San Bernardino, in Svizzera, dove si faceva chiamare Rosa Lombardi. Si reca sul luogo e qui incontra la figlia di Arianna che rivela della morte della madre. Al processo si cerca di far riconoscere l'innocenza di Armando con testimoni falsi, ma si presenta invece Tito che testimonia dell'innocenza dell'amico e rivela che non era morto poiché la persona nell'auto era un complice e non lui. Da parte confessa ad Armando che lui e Arianna erano fuggiti insieme, avevano cambiato identità ed avevano avuto una figlia, e che inoltre gli restava poco da vivere. Armando viene riconosciuto innocente ma non risarcito, anche se all'uscita dal tribunale viene investito, senza gravi conseguenze, da un autobus, per cui Oscar inizia subito a progettare un processo legale per risarcimento.
