Giovanni Della Casa: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Il Della Casa era di origine fiorentina e nacque nel 1503 in località "[http://www.monsignordellacasa.com/it/la-villa.html La Casa]" a Borgo San Lorenzo nel Mugello da Pandolfo della Casa e di Lisabetta Tornabuoni. Studiò a [[Bologna]], a [[Firenze]], sotto la guida di letterati del tempo tra i quali [[Ubaldino Bandinelli]] e Ludovico Beccadelli, e a [[Padova]]. Consigliato da [[Papa Paolo III|Alessandro Farnese]], intorno al [[1532]] intraprese la carriera ecclesiastica a [[Roma]], considerata come la carriera che garantiva il miglior stile di vita. Arrivò a diventare [[arcivescovo di Benevento]] nel [[1544]] e, nel medesimo anno, [[Paolo III]] lo nominò [[nunzio apostolico]] a [[Venezia]].
 
Il Della Casa, che era già conosciuto per la vita mondana, a [[Venezia]] trovò il palco ideale delle sue aspirazioni, con il suo palazzetto sul [[Canal Grande]] che divenne il luogo d'incontro della migliore nobiltà veneziana assieme ad artisti, poeti e letterati, e divenne lui padre di un figliuolo veneziano. In quest'ultima città redasse numerosi versi e trattati. Le prime opere importanti (tolte le poesie burlesche di gioventù) sono le due Orazioni in volgare dirette alla [[Repubblica di Venezia]] e a [[Carlo V]].