Cittadinanza romana: differenze tra le versioni

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Lo ''status'' di '''cittadino romano''' apparteneva ai membri della comunità politica romana, in quanto cittadini della città di Roma (''civis Romanus''); non era legato all'essere un abitante di uno dei domini romani, almeno fino alla ''[[Constitutio Antoniniana]]'', emanata dall'imperatore [[Caracalla]] nel 212, che concedeva la cittadinanza a tutte le popolazioni abitanti entro i confini dell'Impero.
 
== Caratteristiche del cittadino romano sono bulo ==
Essere cittadino romano comportava una notevolissima serie di privilegi, variabili nel corso della storia, a creare diverse "gradazioni" di cittadinanza. Nella sua versione definitiva e più piena, comunque, la cittadinanza romana consentiva l'accesso alle cariche pubbliche e alle varie magistrature (nonché la possibilità di votarle nel giorno della loro elezione), la possibilità di partecipare alle assemblee politiche della [[Roma antica|città di Roma]], svariati vantaggi sul piano fiscale e, importante, la possibilità di essere soggetto di diritto privato, ossia di poter presentarsi in giudizio attraverso i meccanismi dello ''[[ius civile]]'', il [[diritto romano]] per eccellenza.