Stanley Karnow: differenze tra le versioni

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Dal [[1959]] fu un corrispondente per le riviste ''[[Time]]'' e ''[[Life (rivista)|Life]]''.
 
Durante la [[Seconda guerra mondiale]], fu arruolato nella United States Army Air Corps in [[Asia]] e continuò ad interessarsi del quadrante del Pacifico anche dopo la fine della guerra<ref>"Comment on Stanley Karnow article on 'Organised opposition to Maoism'." (1967): in Foreign Office Files for China, Adam Matthew Digital.</ref>.
Fu presente in [[Vietnam]] nel luglio [[1959]] quando i primi americani vennero uccisi dai [[Vietcong]]. Venne posto in una lista nera che lo indicava come uno dei maggiori oppositori del presidente statunitense [[Richard Nixon]]. Nel [[1983]] pubblicò ''Storia della guerra del Vietnam''<ref>Per una sua recensione italiana, v. ((https://www.academia.edu/11432280/Memorialistica_sulla_guerra_del_Vietnam)).</ref> e partecipò all'organizzazione di programmi televisivi riguardanti la [[Guerra d'Indocina|guerra indocinese]]. Scrisse inoltre altri libri incentrati sulla dittatura comunista di [[Mao Tse-tung|Mao]] in [[Cina]] e sugli sviluppi della politica americana nelle [[Filippine]].
 
Fu presente in [[Vietnam]] nel luglio [[1959]] quando i primi americani vennero uccisi dai [[Vietcong]]. Venne posto in una lista nera che lo indicava come uno dei maggiori oppositori del presidente statunitense [[Richard Nixon]].
Ha vissuto a [[Washington D.C.|Washington]] fino alla morte ed era riconosciuto come uno dei maggiori storici americani degli ultimi anni.
 
Nel [[1983]] pubblicò ''Storia della guerra del Vietnam''<ref>Per una sua recensione italiana, v. [https://www.academia.edu/11432280/Memorialistica_sulla_guerra_del_Vietnam Giampiero Buonomo, ''La guerra del Vietnam è ora una parabola'', in Avanti!, 5 settembre 1989, p. 14.].</ref> e partecipò all'organizzazione di programmi televisivi riguardanti la [[Guerra d'Indocina|guerra indocinese]].
 
Scrisse inoltre altri libri incentrati sulla dittatura comunista di [[Mao Tse-tung|Mao]] in [[Cina]] e sugli sviluppi della politica americana nelle [[Filippine]].
 
Visse a [[Washington D.C.|Washington]] fino alla morte<ref>Mcfadden R., ''Stanley Karnow, 87, journalist and author''. International Herald Tribune [serial online]. 2013.</ref> ed era riconosciuto<ref>Lewis A. 'The end is inevitable, but not predictable': two-time Pulitzer prize winner and former New York times columnist Anthony Lewis, NF '57, remembers Stanley Karnow, NF '58. Nieman Reports [serial online]. 2013;(4):52.</ref> come uno dei maggiori storici americani degli ultimi anni<ref>North, Don. 2013. "An interesting man in interesting times: Stanley Karnow: restless, skeptical, petulant and compulsively inquisitive, to the end." Vietnam, 2013. 46.</ref>.
 
==Opere==