Anabasi di Alessandro: differenze tra le versioni

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Il testo costituisce, oltre che un'eccellente fonte storiografica, il più antico resoconto delle avventure del conquistatore [[Regno di Macedonia|Macedone]], arrivato completo fino al giorno d'oggi. Arriano fu in grado di usare fonti oggi perdute, come le opere dei coevi [[Geronimo di Cardia]], [[Callistene]] (nipote del precettore di Alessandro, [[Aristotele]]), [[Onesicrito]], [[Nearco (condottiero)|Nearco]] e [[Aristobulo]], e le opere di [[Cleitarco]], che visse poco dopo le grandi conquiste alessandrine. Il testo di maggiore importanza a cui Arriano ebbe modo di attingere era però la biografia di Alessandro scritta da [[Tolomeo I|Tolomeo]], uno dei più importanti generali di Alessandro e, probabilmente, suo fratellastro.
 
L'''Anabasis Alexandri'' è primariamente un saggio di [[storia militare]] e si occupa poco della vita personale del conquistatore: non spiega infatti il ruolo ricoperto da Alessandro nella politica Greca, né tratta le ragioni che lo spinsero a portare battaglia in [[Persia]] non appena ne ebbe occasione.
 
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