Maurizio Mario Moris: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Figlio di un commerciante di sete attivo a [[Parigi]] ed inizialmente convinto di proseguire l'attività paterna, sceglie la carriera militare dopo la morte prematura di suo padre e il trasferimento con la madre a [[Torino]], da dove la sua famiglia proviene. Ammesso all'accademia militare di [[Torino]] nel [[1879]] è promosso [[sottotenente]] durante la scuola di applicazione di artiglieria e genio ed è assegnato al 1
Nel [[1887]], promosso nel frattempo [[capitano]], ha il suo primo contatto con la nascente [[Regia aeronautica]] nel 3
Sette anni dopo, di stanza alla caserma Cavour di Roma, gli anni passati nello studio e nelle teorie sul volo umano si concretizzano in un [[Aerostato|pallone aerostatico]] costruito con pezze di tela acquistate a sue spese da artigiani del rione romano di [[Trastevere]]. Nonostante la contrarietà dei suoi superiori il 14 novembre [[1894]] effettua il primo volo di un militare italiano, primo di una serie, che si conclude circa un ora dopo nella zona di [[Guidonia]], dove ventidue anni dopo viene aperta una scuola di pilotaggio, primo nucleo dell'attuale [[Aeroporto di Guidonia]].
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Nel [[1915]] viene costituita nello stesso ministero la direzione generale aeronautica, cui Moris viene messo a capo allo scopo, tra l'altro, di dotare l'esercito di [[aeromobili]]. Un tentativo era stato fatto due anni prima ma la gara era andata a vuoto per l'impreparazione dei costruttori italiani in questo settore. Il secondo tentativo viene invece frustrato dal [[maggiore]] [[Giulio Douhet]], che sostiene le ragioni di [[Giovanni Battista Caproni]] e del "suo" [[Caproni Ca.31|trimotore Ca.31]], che le fonti disponibili considerano uno dei migliori [[aeromobili]] militari dell'epoca. Douhet da il via libera alla costruzione di quaranta esemplari di questo velivolo contro il parere negativo del suo superiore, che viene successivamente fatto oggetto di una campagna denigratoria cui si presta, tra gli altri, [[Luigi Albertini]], direttore del [[Corriere della sera]]. L'azione, probabilmente dettata anche da interessi estranei, porta alla sostituzione di Moris col generale [[Giovanni Battista Marieni]] e alla nomina di Douhet alla nuova direzione generale dell'aviazione. Non essendo ancora nata la [[Regia aeronautica]] l'idea di costruire un aeroscalo dove oggi è attivo l'[[Aeroporto di Roma-Ciampino]], in una zona che Moris ha definito adatta "''per essere poco esposta ai grandi venti [e] per essere sulla grande linea ferroviaria Roma-Napoli''", viene portata avanti dalla [[Marina militare]]
Per Moris, la cui gestione sarà riabilitata nel [[1923]] dalla ''Commissione parlamentare
Dopo la guerra torna ad occuparsi di aeronautica, stavolta alle dipendenze del sottosegretariato per la [[marina mercantile]] e per lo sviluppo dell'aviazione civile, ma lascia ben presto l'incarico per l'impossibilità di ottenere i risultati cui ambisce. Passa da allora in posizione ausiliaria, alle dipendenze della presidenza del consiglio, promosso [[generale di divisione]] (gennaio 1923) e [[generale di corpo
== Onorificenze ==
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