Avatara: differenze tra le versioni

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I tre ''[[sampradāya]]'' propri del [[Kṛṣṇaismo]] sono quelli fondati da [[Nimbārka]] (XIII secolo), [[Caitanya]] (XV secolo) e [[Vallabha]] (XV secolo).</ref> è Kṛṣṇa ad essere considerato Dio, l'Essere supremo stesso, e fonte degli altri ''avatāra'' e non semplicemente una manifestazione o un ''avatāra'' per quanto completo di Viṣṇu<ref>{{q|Per alcuni ''vaiṣṇava'', come gli ''śrī-vaiṣṇava'', Kṛṣṇa è un'incarnazione di Viṣṇu, e gli è dunque subordinato; per altri come i ''gauḍīya-vaiṣṇava'', Kṛṣṇa stesso è la divinità suprema.|[[Gavin Flood]]. ''L'induismo''. Torino, Einaudi, 2006, pag.163}}</ref>, il quale, di converso è visto come una manifestazione minore di Kṛṣṇa<ref>Così il ''[[Bhāgavata Purāṇa]]'' (testo ''kṛṣṇaita'' del IX secolo d.C.):
{{q|Kṛṣṇa è l'Essere supremo stesso|''[[Bhāgavata Purāṇa]]'' I,3,28|kṛṣṇas tu bhāgavan svayam|lingua=sa}}</ref>.
 
 
 
== Origine e funzione della nozione ==