Transistor: differenze tra le versioni

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Già verso la fine degli anni '50 la produzione di transistor si orientò verso l'utilizzo del silicio come elemento semiconduttore e negli anni '70 il transistor al germanio divenne obsoleto.
 
I tipi di contenitori del dispositivo si sono moltiplicate, e negli anni sono stati usati materiali come la [[ceramica]], il [[metallo]], la [[plastica]] o assemblaggi misti. Negli anni '60 venne usato anche il [[vetro]]: il produttore europeo [[Philips]], racchiudeva i propri dispositivi di piccola potenza, ad esempio quelli siglati OC70, OC71, in un'ampollina cilindrica in vetro verniciata in nero, riempita di grasso al [[silicone]]. Nel caso il dispositivo avesse dissipazione maggiore, come l'OC72, il dispositivo era ricoperto semplicemente da un cappuccio in alluminio, avendo [[reoforo|reofori]] identici, il collettore era contraddistinto da un puntino di vernice rossa scura. Nel tempo molte tipologie di contenitori sono andate in disuso a favore di geometrie più efficienti nello smaltimento del calore prodotto. I dispositivi di potenza attuali per bassa frequenza, compresi alcune tipologie di [[diodo|diodi]] e di [[circuito integrato|IC]], vengono assemblati nel contenitore standard definito [[TO-3]], provvisto di due flange forate, adatte al fissaggio sul [[dissipatore (elettronica)|dissipatore]] tramite una coppia di viti. Realizzato in [[acciaio]], [[rame]], o [[alluminio]], con temperatura ambiente di 25 °C è in grado di trasferire al dissipatore, 300 watt di potenza termica generata dal [[Die (elettronica)|Diedie]].
 
Con riguardo al movimento delle cariche elettriche all'interno del dispositivo, i transistor sono indicati come [[transistor bipolare|transistor bipolari]], in cui sia [[elettrone|elettroni]] che [[lacuna (fisica)|lacune]] contribuiscono al passaggio della corrente. Sia il transistor a contatti puntiformi che quello a giunzione sono transistor di tipo bipolare. Il tipo a contatti puntiformi, d'importanza storica per essere stato il primo realizzato ed a trovare, seppure limitatamente, pratica applicazione, diventò presto obsoleto per essere soppiantato da quello a giunzione, più stabile e meno rumoroso. In seguito furono creati altri tipi di transistor, in cui il passaggio di corrente avveniva grazie ad un solo tipo di [[Portatore di carica|portatori di carica]]: questi dispositivi sono i [[transistor ad effetto di campo]]. Entrambe le tipologie, nel tempo, hanno dato origine a molti tipi diversi di transistor, usati per gli scopi più vari. Lo [[strumento di misura]] utilizzato per la verifica e la caratterizzazione dei molteplici parametri dei transistor, nonché dei [[diodo|diodi]], è il [[curve tracer]] (tracciacurve), termine dato allo strumento in relazione ai segnali elettrici visualizzati sotto forma di grafico somiglianti a molteplici "curve", l'aspetto è simile ad un [[oscilloscopio]]: questo tipo di strumento è storicamente prodotto dalla società [[Tektronix]].