Dinastia dei Severi: differenze tra le versioni
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Settimio Severo, il capostipite della dinastia, ovvero Lucio Settimio Severo, apparteneva ad un'importante famiglia [[Berberi|berbera]] di [[Leptis Magna]], nella [[Africa (provincia romana)|provincia romana d'Africa]] (più precisamente nell'odierna [[Libia]]), legatasi ad un'importante famiglia [[Siria (provincia romana)|sira]] grazie al suo matrimonio con Giulia Domna. Con questo imperatore può dirsi iniziare il cosiddetto periodo del [[Dominato (storia romana)|Dominato]], di stampo militare. Tale forma di governo si presentava in forma [[tiranno|dispotica]], nella quale l'imperatore, non più contrastato dai residui delle antiche istituzioni della [[Repubblica romana]], poteva disporre quale padrone assoluto dell'Impero, in qualità di ''dominus'', da cui la definizione di ''dominatus''.
Le origini provinciali influenzarono molto il suo modo di impostare il nuovo Stato romano a partire dalla riorganizzazione dell'[[esercito romano|esercito]] (con la creazione di tre nuove legioni quali la [[legio I Parthica|legio I]], [[legio II Parthica|II]] e [[legio III Parthica|III Parthica]]; l'aumento della paga del [[legione romana|legionario]]; la riforma del [[cursus honorum]] nelle alte gerarchie militari a vantaggio degli ''[[
Fu, infine, un abile condottiero, portando alla vittoria le sue truppe [[campagne partiche di Settimio Severo|contro le armate dei Parti]] tra il [[195]] ed il [[198]], e conducendo una fortunata serie di [[campagne in Britannia di Settimio Severo|campagne militari nel nord]] della [[Britannia (provincia romana)|Britannia]] (odierna [[Scozia]]) [[Campagne in Britannia di Settimio Severo|contro le truppe barbare]] dei [[Caledoni]] ([[208]]-[[211]]) poco prima di morire.
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[[Caracalla]] (ovvero Lucio Severo Bassiano, poi Marco Aurelio Severo Antonino) ed il fratello [[Geta]] (ovvero Lucio Severo Geta) erano figli di Settimio Severo. Il primo regnò dalla morte del padre, avvenuta nel [[211]] ad ''[[Eburacum]]'' lungo il fronte settentrionale della [[Britannia (provincia romana)|Britannia]], fino al [[217]] e condivise per un breve periodo con il fratello il regno, fino al [[211]], quando decise di commettere un fratricidio.
A Caracalla va il grande merito di aver reso ancor più monumentale la città di [[
Avendo lo stesso accresciuto il suo potere oltre misura, in una forma di [[dominato (storia romana)|dispotismo]] assoluto, creò le premesse, come era successo in modo similare anche a Commodo venticinque anni prima, per il suo assassinio (217), a cui prese parte, quasi certamente, il [[prefetto del pretorio]], [[Macrino]], che non apparteneva all'[[Senato romano|ordine senatorio]] e che a lui successe per poco tempo (217-218), pur non appartenendo alla dinastia dei Severi.
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