Provianda di Santa Marta: differenze tra le versioni

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==Storia==
 
UnaUn complesso monastico costituito da una chiesa, originariamente dedicata a [[Maria Maddalena|Santa Maria Maddalena]], e l’annessoda un monastero furono edificati neltra il 1211- ed il 1212 dall’[[Ordine di Sant'Agostino|Ordine dei Monaci di Sant’Agostino]]:, originariamentecui lasi chiesaaggiunse, fu dedicata a [[Santa Maria Maddalena]]. Nelnel 1293, fu costruito anche ilun chiostro. La chiesa fu rinnovata e ampliata nel 1300 per volontà di [[Alberto I della Scala]]., Nelma già nel 1350 il monastero fu soppresso, e la proprietà venne acquisita dal vicino ''monastero di Santa Maria delle Vergini. All'inizio dell'.Ottocento Solamenteper neldecreto XIXnapoleonico secoloanche il convento di Santa Maria delle Vergini venne soppresso, quindi chiesa e monastero furono alienati: fu probabilmente in questa occasione che la chiesa assunse la denominazione di "[[Marta di Betania|Santa Marta"]], forse pera causa di un errore di trascrizione nel catastaticocatasto dei beni del convento. La chiesa di Santa Marta, sconsacrata, fu usata per alcuni anni come ricovero per gli stalloni e quindi, nel 1829, venduta. Nel 1833 il complesso venne acquistato dai [[Ordine dei frati minori cappuccini|Padri Cappuccini]], che restaurarono la chiesa, ripristinarono il chiostro e fecero demolire l'ormai pericolante campanile.
 
Nel 1850 l’autorità militare austriaca acquisì i fabbricati, che vennero destinati a caserma. Tra il 1863 ed il 1865 la chiesa fue demolita assieme ala granmaggior parte del convento, inescluso conseguenzail dellachiostro, costruzionefurono deldemoliti nuovoper stabilimentodare dellaspazio provianda;ai funuovi conservatastabilimenti solodella unaprovianda: partequesti delnuovi chiostro.spazi Facevanodivennero parte deldi un servizio logistico delladi proviandacui (''Verpflegsamt'')facevano parte anche il vicino ''Panificio di Santa Caterina da Siena'', e parte della ''Caserma di San Francesco di Paola''. La stesura originale del progetto prevedeva anche la costruzione di un grande edificio da destinare agli uffici amministrativi della sussistenza e agli alloggi del personale che però non venne costruitorealizzato.
All'inizio dell'Ottocento per decreto napoleonico anche il ''convento di Santa Maria delle Vergini'' venne soppresso: chiesa e monastero vengono alienati. La ''chiesa di Santa Marta'', sconsacrata, fu usata per alcuni anni come ricovero per gli stalloni, e nel 1829 venne venduta, mentre il campanile pericolante fu abbattuto nel 1833. Nello stesso anno la chiesa fu acquistata dai [[Padri Cappuccini]], che la restaurano e ripristinarono il chiostro.
 
Nel 1850 l’autorità militare austriaca acquisì i fabbricati, che vennero destinati a caserma. Tra il 1863 ed il 1865 la chiesa fu demolita assieme a gran parte del convento in conseguenza della costruzione del nuovo stabilimento della provianda; fu conservata solo una parte del chiostro. Facevano parte del servizio logistico della provianda (''Verpflegsamt'') anche il vicino ''Panificio di Santa Caterina da Siena'', e parte della ''Caserma di San Francesco di Paola''. La stesura originale del progetto prevedeva anche la costruzione di un grande edificio da destinare agli uffici amministrativi della sussistenza e agli alloggi del personale che però non venne costruito.
 
Nel 2009, dopo decenni di abbandono, sono iniziati i lavori di restauro e consolidamento delle strutture murarie, dei solai e delle coperture del complesso. I lavori sono stati ultimati nel giugno 2015 e successivamente si è provveduto all'allestimento degli spazi interni e all'ottenimento delle autorizzazioni per l'utilizzo dell'edificio: il complesso, dato in gestione all'[[Università di Verona]], è stato inaugurato nel dicembre dello stesso anno.<ref name= larena />