Cinema di genere: differenze tra le versioni

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{{F|cinema|settembre 2010}}
Il '''cinema di genere''' è un'etichetta con cui si definisce spesso un certo tipo di [[cinema]]tografia popolare, sviluppatosiche infaceva [[Italia]]uso tradi laelementi finefantastici, deglicomici [[annio 1960|annivolgari, sessanta]]amati eparticolarmente ladalla finemassa deglipopolare, [[anniche 1980|annierano ottanta]]considerati minori, inferiori o disimpegnati dall'élite delle persone colte. MoltiAlcuni riconducono tale cinematografia ai ''[[film d'exploitation]]'' e ai ''[[B-movie]]''.{{cn}}, ma l'espressione deriva dalla presenza in questo filone di una distinzione netta tra diversi generi stereotipati: infatti l'espressione 'di genere' - che veniva già usata per le altre arti, non solo per il cinema - aveva originariamente un'accezione dispregiativa. L'espressione "cinema di genere" è stata spesso usata in contrapposizione a quella di "[[cinema d'autore]]" o "impegnato" (o anche [[cinema d'essai]]), caratterizzato da una ricerca di maggiore cura dei contenuti e della qualità, considerato rivolgersi a un pubblico più [[Cultura|colto]].
 
==Caratteristiche del cinema italiano di genere tra gli anni sessanta e ottanta==
L'identificazione di [[generi cinematografici]] è comunque una caratteristica presente in tutte le cinematografie di ogni paese, seppure con notevoli differenze, e non restringibile a una cinematografia nazionale.
Dalla fine degli anni cinquanta il cinema italiano nel mondo iniziò ad avere un grande successo e riconoscimento ed una grossa distribuzione. Con questa fase si sviluppò sia il cinema d'arte, che veniva considerato il vero risultato di cui l'Italia avrebbe potuto vantarsi, che quello di genere, molto stimato all'estero ma che in Italia veniva fatto principalmente per sostenere economicamente il cinema d'arte.
 
La caratteristica principale del cinema di genere italiano è il rifarsi a unal modello, spessosviluppato nelle decadi precendenti dal [[Cinema statunitense|hollywoodiano]], canonizzato e di successo e di trasfonderlo nel cinema italiano adattandolo ai gusti del pubblico locale e soprattutto ai mezzi di produzione a propria disposizione. Si pensi al genere [[peplum]] che, seppur in Italia aveva avuto già una sua stagione agli albori del cinema con ad esempio ''[[Quo vadis? (film 1912)|Quo vadis?]]'' di [[Enrico Guazzoni]] nel [[1913]] o [[Cabiria]] di [[Giovanni Pastrone]] del [[1914]], ebbe un’incredibile sviluppo a partire dai [[kolossal]] hollywoodiani, spesso girati proprio a [[Cinecittà]]. Infatti, da tali produzioni venne assimilato il ''modello'' di successo e ripetuto in chiave italiana in tutte le sfumature possibili da quella [[Film comico|comica]] (''[[Totò contro Maciste]]'' del [[1962]]) a quella [[Cinema dell'orrore|horror]] (''[[Maciste contro il vampiro]]'' del [[1961]] ed ''[[Ercole al centro della terra]]'' del [[1963]]).
==Caratteristiche==
La caratteristica principale del cinema di genere è il rifarsi a un modello, spesso [[Cinema statunitense|hollywoodiano]], canonizzato e di successo e di trasfonderlo nel cinema italiano adattandolo ai gusti del pubblico locale e soprattutto ai mezzi di produzione a propria disposizione. Si pensi al genere [[peplum]] che, seppur in Italia aveva avuto già una sua stagione agli albori del cinema con ad esempio ''[[Quo vadis? (film 1912)|Quo vadis?]]'' di [[Enrico Guazzoni]] nel [[1913]] o [[Cabiria]] di [[Giovanni Pastrone]] del [[1914]], ebbe un’incredibile sviluppo a partire dai [[kolossal]] hollywoodiani, spesso girati proprio a [[Cinecittà]]. Infatti, da tali produzioni venne assimilato il ''modello'' di successo e ripetuto in chiave italiana in tutte le sfumature possibili da quella [[Film comico|comica]] (''[[Totò contro Maciste]]'' del [[1962]]) a quella [[Cinema dell'orrore|horror]] (''[[Maciste contro il vampiro]]'' del [[1961]] ed ''[[Ercole al centro della terra]]'' del [[1963]]).
 
Talvolta, i generi o sottogeneri venivano creati ''ex novo'' tramite prestiti e contaminazioni tra generi differenti: così, per esempio, il [[Decamerotico]]. Appartengono al cinema di genere anche filoni cinematografici minori ma che hanno la stessa caratteristica di essere generati da un modello canonico riproposto più e più volte finché il pubblico non si stanca: per esempio, le [[Commedia erotica familiare|commedie erotico-familiari]], il cui capostipite è ''[[Grazie zia]]'' di [[Salvatore Samperi|Samperi]], del [[1968]].
 
==Fortuna==
L'affezione per un determinato genere mobilitava un grande pubblico, generalmente di modesta cultura cinematografica, e di solito i film prodotti venivano stroncati dalla [[Critica cinematografica|critica]] italiana. Essi erano all’epoca ritenuti dalla critica, dal "cinema intellettuale", triviali, dozzinali e di poco pregio artistico. In parte ciò era vero in quanto una delle caratteristiche del cinema di genere era di ottenere il massimo riscontro commerciale con il minimo dei mezzi. Ne derivò l’accostamento ai ''[[film d'exploitation]]'' e ai ''[[B-movie]]''.
 
Col passar del tempo alcuni di questi film sono stati completamente rivalutati divenendo, per molti, opere [[Film culto|di culto]] e veri capolavori. Infatti, la scarsità di mezzi propria dell’industria cinematografica italiana in molti casi costringeva a invenzioni narrative o tecniche geniali e originali. Si pensi alla vena rivoluzionaria della trama di certi ''[[spaghetti western]]'', o agli [[effetti speciali]] assolutamente artigianali di certi horror italiani (la scena dell’occhio trafitto in ''[[Zombi 2]]''). La vena di originalità e inventiva permetteva di rinverdire certi filoni anche dopo l’ennesima replica, con soluzioni veramente geniali. Così, quando il filone degli ''spaghetti western'' si pensava fosse ormai al capolinea, ecco che comparve la vena comica e [[Parodia|parodistica]] con la serie di ''[[Lo chiamavano Trinità|Trinità]]'', che diede immediatamente avvio a un nuovo filone, sempre rimanendo nell’ambito del genere.
 
==I generi sviluppatisi in Italia==
{{vedi anche|Generi cinematografici}}
Una possibile divisione{{Citazione necessaria}} del cinema di genere italiano prevede sette filoni principali, ma la casistica di sottogeneri e filoni che ne è scaturita è molto più ampia.
 
*[[Commedia all'italiana]]