Mimo latino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: parentesi quadre automatiche nel template {{nota disambigua}}
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix references, template non necessario (v. richiesta e manuale)
Riga 2:
{{nota disambigua|lo spettacolo latino così chiamato|Pantomimo|Pantomima}}
 
Il termine '''mimo''' deriva da ''mimus'', che è un prestito [[lingua latina|latino]] dal [[lingua greca|greco]] {{unicode|μῖμος}}<ref>''mîmos'', imitatore, deverbativo da {{unicode|μιμεῖσθαι}} ''mimêisthai'', imitare</ref>, ed indica l'imitazione della vita reale e si riferisce sia al genere artistico sia all'[[attore]] che lo esercita.
 
Rispetto all'accezione odierna del termine, nell'antichità tale etichetta copre sia forme di letteratura piuttosto sofisticata, non sempre destinata alla [[recitazione]], sia generi di spettacolo più simili all'[[avanspettacolo]] o al [[cabaret (spettacolo)|cabaret]], con numeri slegati fra loro, non sempre basati su veri e propri testi, con componenti di [[improvvisazione teatrale]] e largo spazio a [[musica]], [[danza]] e a quella che oggi è intesa specificamente come "arte mimica".
Riga 8:
== Caratteristiche distintive ==
 
A lungo e senza una risposta definitiva si è discusso sulla natura [[poesia lirica|lirico]]-[[musica|musicale]]le o [[teatro|drammatico]]-[[recitazione|recitativa]] del mimo.
 
I non molti frammenti in nostro possesso ci indicano che l'imitazione di scene di vita quotidiana si risolveva o in effetti grotteschi di crudo realismo, o in parodie dei generi letterari più elevati. Il verismo del mimo si avverte nelle sue convenzioni sceniche, che lo caratterizzano opponendosi a quelle in uso nella [[commedia latina|commedia]]:
Riga 54:
 
==Note==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia italiana ==