Omotesandō: differenze tra le versioni

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|siglaStato = JPN
|nomeComune = Tokyo
|quartiere = [[MinatoShibuya]], [[ShibuyaMinato]]
|latDecimale = 35.66513
|longDecimale = 139.71248
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}}
 
{{nihongo|'''Omotesandō'''|表参道}} è un viale a due corsie situato tra [[MinatoShibuya]] e [[ShibuyaMinato]] a [[Tokyo]], in [[Giappone]], che si estende dall'ingresso al [[santuario Meiji]] fino ad [[Aoyama (Tokyo)|Aoyama-dōri]], in prossimità della [[stazione di Omotesandō|stazione omonima]]. Per Omotensadō si intende quindi anche l'intera area che va dalla zona di [[Harajuku]], compresa la vicina [[Stazione di Harajuku|stazione]], fino al quartiere di [[Aoyama (Tokyo)|Aoyama]].
 
Il viale, ornato per tutta la sua lunghezza da una serie di [[Zelkova serrata|zelkove giapponesi]], è una famosa via dello shopping che ospita sia boutique di moda che grandi centri commerciali.
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== Storia ==
[[File:Meiji Shrine 2012.JPG|thumb|left|Il viale di Omotesandō fu inizialmente progettato come accesso principale per il [[santuario Meiji]]]]
Omotesandō fu inizialmente progettata nel 1912 come accesso principale per il [[santuario Meiji]], e lo stesso toponimo significa letteralmente "accesso frontale". Come altre zone di [[Tokyo]], Omotesandō è il risultato delle diverse campagne di ricostruzione che la capitale dovette approntare in seguito al [[Grande terremoto del Kantō del 1923|terremoto del 1923]], ai [[Bombardamenti di Tokyo|bombardamenti della seconda guerra mondiale]] e al [[Boom economico giapponese|boom economico]] dei decenni immediatamente successivi. Inoltre, la natura commerciale della zona è da attribuire alla crescita esponenziale del [[consumismo]] in Giappone, conseguenza a sua volta dell'apertura delle frontiere durante la seconda metà del XIX secolo, quando igli ''[[shōtengai]]'' (grandi spazi commerciali simili a quelli occidentali) divennero la norma<ref name="evolution">{{cita|Anderson, Frampton e Maki, 2012|pp. 42-43}}.</ref>.
[[File:Aoyama-Omotesando-01.jpg|thumb|L'incrocio tra Aoyama-dōri e Omotesandō]]
 
Omotesandō divenne così un importante catalizzatore per lo sviluppo commerciale nonché un crocevia essenziale nell'economia del trasporto urbano di Tokyo. Negli anni funse da nesso tra la cultura giapponese e quella occidentale, grazie alla sua vicinanza al [[Yoyogi-kōen|parco di Yoyogi]], il quale servì da accampamento per i soldati statunitensi durante il [[Occupazione del Giappone|periodo di occupazione]] e da centro di ritrovo per gli atleti stranieri durante le [[Giochi della XVIII Olimpiade|olimpiadi del 1964]]. Proprio la costruzione del villaggio olimpico permise l'allargamentoampliamento della strada e l'edificazione di numerosi negozi pensati per una clientela non necessariamente giapponese<ref name="evolution"/>.
 
Oggi Omotesandō è conosciuta come una delle più importanti vie dello shopping al mondo, con una moltitudine di negozi monomarca e boutique di moda a breve distanza l'uno dall'altro<ref name="evolution"/>.
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L'area attorno al quartiere di [[Harajuku]] è universalmente nota per essere una fucina di stili di strada e di tendenze giovanili estremamente innovative, ma rispetto alla vicina [[Takeshita-dōri]] l'immagine di Omotesandō risulta essere più sofisticata e raffinata<ref>{{cita web|url=http://www.japan-guide.com/e/e3006.html#omotesando|capitolo=Omotesando|titolo=Harajuku|sito=Japan-guide.com|accesso=11 dicembre 2015|lingua=en}}</ref>. La zona offre numerose boutique di marchi internazionali, che vanno dai negozi di fascia alta come [[Louis Vuitton]] ([[Jun Aoki]], 2002), [[Prada]] ([[Herzog & de Meuron]], 2003), [[Tod's]] ([[Toyo Ito]], 2004), [[Christian Dior (azienda)|Dior]] ([[SANAA]], 2004)<ref name="evolution"/><ref>{{cita|Cenerini Bova, 2011|pp. 147-148}}.</ref>, ai rivenditori fast fashion come [[Forever 21]], [[H&M]] e [[Zara (azienda)|Zara]]<ref name="goss">{{cita|Goss, 2014|p. 27}}.</ref>. Omotesandō è considerato una delle location di Tokyo più adatte a ospitare un negozio di beni di lusso<ref>{{cita|Chevalier, 2012}}.</ref>, ed è comunemente indicato come la [[Champs-Élysées]] di Tokyo<ref>{{cita|Cenerini Bova, 2011|p. 145}}.</ref>.
 
La maggiore attrazione è rappresentata da [[Omotesandō Hills]]<ref>{{cita web|url=http://www.japanvisitor.com/tokyo/tokyo-area-guides/aoyama#omote|capitolo=Omotesando|titolo=Tokyo Guide: Aoyama|sito=Japanvisitor.com|accesso=10 dicembre 2015|lingua=en}}</ref>, un centro commerciale progettato nel 2005 da [[Tadao Andō]] e di proprietà della Mori Building<ref name="metropolis">{{cita web|url=http://www.metropolis.co.jp/tokyo/619/feature.asp|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20061119171554/http://www.metropolis.co.jp/tokyo/619/feature.asp|titolo=The view from the Hills. Minoru Mori defends the Omotesando Hills development and reveals big plans for Tokyo|pubblicazione=Metropolis|autore=Julian Worrall|autore2=Charles Spreckley|lingua=en|data=3 febbraio 2006|dataarchivio=19 novembre 2006|accesso=10 dicembre 2015}}</ref>. Omotesandō è anche la sede del negozio di giocattoli Kiddyland<ref>{{cita web|url=http://www.att-japan.net/en/city/C1000040|titolo=Omotesando|sito=Att-Japan.net|accesso=10 dicembre 2015|lingua=en}}</ref>, del Laforet, un centro commerciale la cui merce è rivolta principalmente a un target di giovani donne<ref>{{cita web|url=http://www.japantimes.co.jp/life/2014/05/12/style/harajuku-omotesando-pop-luxury-fashion-friendly-neighbors/|titolo=Harajuku and Omotesando: Where pop and luxury fashion are friendly neighbors|autore=Misha Janette|autore2=Samuel Thomas|pubblicazione=[[The Japan Times]]|data=12 maggio 2014|accesso=10 dicembre 2015|lingua=en}}</ref>, e dell'Oriental Bazaar, un negozio di souvenir popolare tra i turisti internazionali<ref>{{cita|Cenerini Bova, 2011|p. 247}}.</ref>. Nelle viuzze laterali, note come [[Ura-Harajuku]], si possono invece trovare piccoli café, bar e ristoranti, così come boutique specializzate in qualsiasi cosa, dalle borse alle cartoline, passandofino per lall'antiquariato<ref name="goss"/>.
 
== Cultura ==