Bernardo Aiglerio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+Tmp +Portale, fix
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
Riga 32:
|firma =
}}
 
{{Citazione|Rinnovaronsi i Cassinesi destini per cura del nuovo abate Bernardo. Costui invero è a reputarsi uno degli abati Cassinesi che più degli altri beneficiarono alla Badia e presero grande parte agli avvenimenti del loro tempo<ref>{{Cita libro|autore = Agostino Saba|titolo = Bernardo I Ayglerio, abate di Montecassino|anno = 1931|editore = Badia Di Montecassino|città = Cassino|p = |pp = |ISBN = }}</ref>.}}
 
 
'''Bernardo Ayglerio''' (d'Ayglier, d'Aygler<ref name=":1">{{Cita web|autore = Tommaso Leccisotti|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-aiglerio_%28Dizionario_Biografico%29/|titolo = AIGLERIO, Bernardo|accesso = 10-12-2015|editore = Treccani|data = }}</ref>) ([[Lione]] ... - [[Montecassino]], 3 aprile [[1282]]) è stato un abate di [[Abbazia di Lerino|Lerino]] e di [[Abbazia territoriale di Montecassino|Montecassino]].
Line 41 ⟶ 39:
Bernardo Ayglerio, nativo di [[Lione]], sin da giovanissimo si dedicò agli studi nel Monastero di Savigny, consacrato a S. Martino, nelle campagne di Lione. I Progressi dimostrati nella disciplina monastica e nelle lettere gli fecero meritare dapprima cariche di fiducia all’interno del suo monastero, poi la nomina, nel [[1256]], di Cappellano del Sommo Pontefice Alessandro IV, nonché la nomina di Abate del [[Abbazia di Lerino|monastero di S. Onorato]] a [[Isole di Lerino|Lerino]], in [[Provenza]]<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore = Guglielma Sammartino|titolo = L’Abate Bernardo I Ayglerio e la sua opera
di riorganizzazione della “Terra di San Benedetto”
nel sec. XIII|rivista = Studi Cassinati|volume = Gennaio - Giugno 2004|numero = }}</ref>.
 
Di lì, con bolla del 29 marzo [[1263]], [[Papa Urbano IV|Urbano IV]] lo trasferì a [[Abbazia di Montecassino|Montecassino]], anche se, a tutti gli effetti egli assunse il suo ufficio solo tre anni più tardi, quando cioè [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], il 26 febbraio [[1266]], subì a Benevento una sconfitta fatale ad opera di [[Carlo d'Angiò (duca di Calabria)|Carlo D’Angiò]].
In effetti, la sua scelta per la sede cassinese aveva, soprattutto, un fine politico: si trattava di assicurare al piano filoangioino, perseguito dal papa, le porte del Regno<ref name=":1">{{Cita web|autore = Tommaso Leccisotti|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/bernardo-aiglerio_%28Dizionario_Biografico%29/|titolo = AIGLERIO, Bernardo|accesso = 10-12-2015|editore = Treccani|data = }}</ref>.
Bernardo, infatti, accolse festosamente Carlo, donandogli duemila once d’oro e ponendo
l’Abbazia e l’intera Terra di San Benedetto sotto la sua protezione<ref name=":0" />.
Line 50 ⟶ 48:
Dal momento in cui assunse in pieno il suo ruolo di Abate, Bernardo si dedicò in modo particolare ad una fondamentale opera di riorganizzazione patrimoniale dell’intera [[Terra Sancti Benedicti]] attraverso le Inquisitiones, inchieste formali attuate al fine di operare una ricognizione di tutti i beni, i diritti, i servizi, i redditi di competenza dell’Abbazia e ad essa dovuti dalle Universitates o dai singoli abitanti di esse. L'intera [[Terra di San Benedetto]] era, infatti, reduce da un lungo periodo di incertezza. Dal [[1220]], con l’elezione a imperatore di [[Federico II di Svevia|Federico II]], il territorio posto sotto l'autorità bendettina aveva infatti subito i contraccolpi della centralizzazione di potere a cui mirava il nuovo sovrano che, tra l’altro, era anche in aperto conflitto con [[Papa Gregorio IX]] che non aveva indugiato a scomunicarlo il 24 marzo [[1239]]. Alla somunica era seguita l’immediata occupazione del Monastero da parte di truppe imperiali, i monaci erano stati espulsi e alcuni di loro erano stati obbligati a cedere la metà delle rendite del loro patrimonio<ref name=":0" />.
 
Come più tardi scriverà lo stesso Bernardo:
 
{{Citazione|Il Monastero era stato trasformato in una spelonca di ladroni, per ben ventisei anni, durante i quali il patrimonio dell’Abbazia era andato in completo sfacelo<ref>{{Cita libro|autore = Luigi Fabiani|titolo = La Terra di San Benedetto. Studio storico-giuridico sull’Abbazia di Montecassino|anno = 1968|editore = Badia Di Montecassino|città = Cassino|p = 137|pp = |ISBN = }}</ref>.}}