Storia dell'Aragona: differenze tra le versioni
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=== Alfonso I e la riconquista ===
Con l'ascesa al potere di [[Alfonso I di Aragona|Alfonso I]] ''El Batallador'' la Riconquista ricevette un impulso decisivo. Durante i trent'anni del suo regno ([[1104]]-[[1134]]) vennero strappati ai Musumani ben 18.197 km²
L'offensiva riprese solo sette anni più tardi, nel [[1117]], con la conquista di [[Morella]] (oggi nella [[Comunità Valenciana]]). Nell'anno successivo, [[Alfonso I di Aragona|Alfonso I]], alla testa di un numeroso esercito aragonese integrato da truppe catalane, navarre e francesi si spinse fino a Saragozza, cingendola d'assedio. Il 18 dicembre [[1118]] la capitale della Taifa venne espugnata. Con Saragozza, crollò tutto il fronte musulmano dell'Ebro: [[Tudela (Navarra)|Tudela]] cadde due mesi dopo (1119) e alla fine di quello stesso anno vennero riconquistate da Alfonso I [[Tarazona]] e [[Borja]]. Nel [[1120]] la vittoria di [[Cutanda]] aprì le porte ai cristiani di Calatayud e Daroca, due importanti città fortificate islamiche. Verso sud [[Belchite]] e [[Monreal del Campo]] vennero riconquistate fra il [[1122]] e il [[1124]]. [[Cella (Spagna)|Cella]] e [[Molina de Aragón]] si arresero al re aragonese rispettivamente nel [[1126]] e [[1127]]. [[Mequinenza]] fu l'ultimo grande successo del ''Batallador'' ([[1133]]). All'indomani della morte del gran re, i cristiani vennero però sconfitti da un esercito islamico alle porte di [[Fraga]] (17 luglio del [[1134]]) e la spinta riconquistatrice si arrestava nuovamente. Sarebbe ripresa con maggior vigore negli ultimi decenni del [[XII secolo|XII]] e agli inizi del [[XIII secolo]], portando alla liberazione dal giogo musulmano di [[Albarracin]] ([[1184]]), [[Ademuz]] ([[1210]]), e infine [[Rubielos de Mora]] ([[1223]]). Con l'incorporazione di quest'ultima piazzaforte islamica, la [[Reconquista]] dell'Aragona poteva considerarsi conclusa.
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