San Possidonio (Italia): differenze tra le versioni
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Dopo il dominio dei Marchesi di Toscana (intorno l'anno 1000), San Possidonio diventa territorio dei [[Pico (famiglia)|Pico]] fino al [[1710]] quando passa sotto la signoria degli [[Estensi]]. Questi concedono a Pietro Tacoli il paesino come Marchesato.
Nel [[1789]] nacque Don Giuseppe Andreoli, prete carbonaro condannato a morte nel [[1821]] dal duca [[Francesco IV di Modena]] e giustiziato a [[Rubiera]] nel [[1822]]. Un monumento situato nell'omonima piazza (opera di Alfredo Gualdi, 1922) raffigura il prete martire di fianco all'[[Italia]] e a un soldato.
La Chiesa Parrocchiale (della quale si trova già traccia in un documento del 962) è il principale monumento della cittadina. Ricostruita diverse volte, ospita al suo interno una Madonna con Santi e Laura Pico, un S. Francesco di Sales, un S. Possidonio con i SS. Francesco e Antonio Abate.
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Gli stranieri residenti nel comune sono 661, ovvero il 17,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=25 ottobre 2012}}</ref>:
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=== Lingua e dialetti ===
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