Tranvia Vercelli-Biandrate-Fara: differenze tra le versioni

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[[File:Vercelli, Porta Milano with tramway metals.jpg|thumb|left|Vercelli, zona Porta Milano con le rotaie]]
 
Concessa ai signori Charpillon e G. Provasi la linea, soprannominata "''la Biandrina''", venne collaudata fra il 27 e il 29 aprile [[1884]] con apertura al pubblico il successivo 6 maggio<ref name="Scintille209">F. Ogliari, F. Sapi, ''Scintille tra i monti'', op. cit., p. 209.</ref> a cura della Società Ferrovie del Ticino, con sede a Novara, incaricata dell'esercizio di un'estesa rete di ferrovie e tranvie da realizzarsi nella zona.<ref name="Matto">M. Matto, ''Santhià e la ferrovia'', op. cit., p. 249.</ref>.
{{dx|[[File:Vercelli-Fara tramway, 1888-01-03 timetable.jpg|thumb|Orario del 1888]]}}
 
A Biandrate la tranvia si congiungeva con la preesistente [[Tranvia Novara-Biandrate|Novara-Biandrate]], inaugurata il 16 febbraio dello stesso anno e gestita dalla medesima società<ref name="Matto" />.
{{dx|[[File:Vercelli-Fara tramway, 1888-01-03 timetable.jpg|thumb|Orario del 1888]]}}
 
Al traffico viaggiatori si affiancava una modesta attività di trasporto a servizio delle imprese agricole della zona, prevalentemente di cereali<ref name="Matto" />; la tranvia risultava inoltre fra le linee impiegate regolarmente per l'inoltro della corrispondenza<ref>Paolo Guglielminetti, ''[http://docplayer.it/8140954-Il-tram-come-mezzo-di-trasporto-della-posta.html Il tram come mezzo di trasporto della posta]'', Conferenza ''I sistemi di comunicazione dall’Unità d’Italia ad oggi'', Salerno, 12 Dicembre 2014. URL consultato nel dicembre 2015.</ref>.
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Penalizzato dalla trazione a vapore, ormai in corso di obsolescenza, e dalla scarsa quantità di merci trasportate, il servizio cessò il 1 maggio [[1933]]<ref name="Matto" />.
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== Caratteristiche ==
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