Vukan Nemanjić: differenze tra le versioni

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Vukan Nemanjić nacque prima del [[1165]] da [[Stefano Nemanja]] e [[Anna di Serbia]] quale maggiore di diversi figli fra maschi e femmine, dei suoi fratelli si ricordano [[Stefano Prvovenčani]] e [[Sava di Serbia]] oltre ad almeno due sorelle.
Suo padre aveva fatto in modo di rendere le proprie terre indipendenti dall'[[Impero bizantino]] dopo la morte di [[Manuele I Comneno]] conquistando i feudi di Duklja, [[Travunia]] e [[Zaclumia]] tutti situati sulla costa del [[Mare Adriatico]]. Stefano diede a Vukan suo erede '''presuntivo''' in [[Appannaggio]] queste terre oltre a quelle di [[Hvosno]]e Toplica attorno al [[1190]], terre di cui divenne [[Gran principe]]<ref>Fine, John Van Antwerp (1994), The Late Medieval Balkans: A Critical Survey from the Late Twelfth Century to the Ottoman Conquest, University of Michigan Press</ref>.
Un'iscrizione risalente al [[1195]] nella chiesa di San Luka a [[Cattaro]] da a Vukan i titoli di re di [[Doclea]], [[Dalmazia]], [[Travunia]], Toplica ed Hvosno<ref name="Serbs"> Sima M. Cirkovic, Blackwell 2004</ref>. BenchèBenché Vukan fosse il maggiore il padre preferì designare come erede il figlio di mezzo, Stefano, perchèperché sposato con la principessa bizantina [[Eudocia Angelo]], figlia di [[Alessio III Angelo]]. Pare che Vukan reagì a questa scelta proclamandosi nel 1195 re di Doclea appellandosi agli antichi legami che la propria famiglia aveva con la casa reale locale deposta proprio da suo padre anni addietro. BenchèBenché egli si fosse fregiato del titolo di re doveva comunque riconoscere l'autorità del fratello e quando il padre abdicò in favore di Stefano nel [[1196]] a Vukan non restava che riconoscerlo come nuovo re della Serbia.
Una volta abdicato il padre si ritirò al [[Monastero di Hilandar]], da lui stesso fondato insieme al figlio minore Sava, sul [[Monte Athos]] e finchèfinché egli visse Vukan non intraprese azioni dirette contro il fratello. Quando però morì nel [[1200]] Vukan non perse tempo e si mosse per detronizzare Stefano trovando aiuto presso gli ungheresi allora sotto il regno di [[Emerico I d'Ungheria]] che al momento era impegnato contro il [[Secondo impero bulgaro]] e che voleva l'aiuto della Serbia. Con il suo aiuto nel [[1202]] Vukan riuscì a cacciare il fratello che dovette riparare in [[Bulgaria]] lasciando il trono a Vukan<ref name="Serbs"/>.
Per l'aiuto ricevuto Vukan divenne un vassallo di Emerico e promise al Papa che avrebbe convertito il popolo al cattolicesimo se egli lo avesse consacrato. Nella sua condizione di vassallo Vukan si trovò coinvolto negli scontri con la [[Bulgaria]] che nel [[1203]] invasero la [[Serbia]] prendendo la città di [[Niš]]. Nel caos che seguì la conquista e usando contro di lui le proprie simpatie per il cattolicesimo Stefano riuscì a rientrare in patria e a detronizzare a sua volta il fratello nel [[1204]].
L'intervento del fratello minore, Sava, spinse Stefano a risparmiargli la vita e gli venne restituita l'autorità sulla [[Banovina della Zeta]] nella quale continuò a essere considerato sovrano. L'ultima menzione di Vukan risale al [[1207]] e si ritiene sia morto poco dopo perchèperché nel [[1208]] gli succedette il figlio maggiore Đorđe.
 
==I figli==