Alfa Romeo P2: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Fu una delle icone delle automobili da corsa degli [[anni 1920|anni venti]], insieme alla [[Bugatti Tipo 35, 37 e 39|Bugatti Tipo 35]]. Fu la prima vettura ad essere dotata di un motore a 8 [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] della casa automobilistica milanese. L'auto fu la prima creazione di [[Vittorio Jano]], che fu reclutato da [[Enzo Ferrari]] dalla [[FIAT]] dopo il fallimento della [[Alfa Romeo P1|P1]]. Essendo però evidente l'affinità tra il modello Alfa Romeo e la [[Fiat 805]], [[Giovanni Agnelli (1866-1945)|Giovanni Agnelli]] si convinse che Jano avesse utilizzato come base per la P2 alcuni disegni provenienti dalla Fiat e quindi si rivolse alle autorità competenti<ref name="Tabucchi pag. 44">{{Cita|Tabucchi, 2010|pag. 44.}}</ref>. Le successive indagini scagionarono Jano: le due vetture, nonostante la somiglianza estetica, erano infatti meccanicamente molto differenti<ref name="Tabucchi pag. 46">{{Cita|Tabucchi, 2010|pag. 46.}}</ref>.
 
== Caratteristiche tecniche ==
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[[File:Gastone Brilli-Peri at the 1929 Tunis Grand Prix.jpg|thumb|left|Gastone Brilli-Peri al Gran Premio du Tunisi del 1929]]
[[File:Alfa Romeo P2 (1930) abitacolo.jpg|thumb|right|L'abitacolo di una P2]]
L'autovettura fu fatta debuttare a sorpresa al primo Gran Premio disputato sul [[circuito di Cremona]] nel [[1924]], che vinse grazie ad [[Antonio Ascari]]. Il pilota veronese conquistò la vittoria ad oltre 158&nbsp;km/h di media sulle 200 miglia, strabiliando il pubblico con una media impressionante di 195&nbsp;km/h sui 10 &nbsp;km lanciati.
 
L'auto vinse [[Campionato mondiale costruttori|primo campionato del mondo di automobilismo]] organizzato nella storia, antenato dell'[[Campionato mondiale costruttori di Formula 1|omonimo di Formula 1]], nel [[1925]], vincendo due [[Gran Premio di Formula 1|Gran Premi]]. Conquistò infatti il [[Gran Premio d'Italia]] [[Autodromo Nazionale di Monza|a Monza]] con [[Antonio Ascari]] e il [[Gran Premio del Belgio]] [[Circuito di Spa-Francorchamps|a Spa-Francorchamps]] con [[Gastone Brilli-Peri]]. Ascari morì poi nel corso di questo campionato sul [[circuito di Montlhéry]], vicino a [[Parigi]]. I due sconfissero i piloti delle case automobilistiche che dominavano i Gran Premi dell'epoca e che erano pertanto favorite per il titolo ([[Bugatti]], [[Fiat]], [[Delage]], [[Sunbeam]] e [[Miller (azienda)|Miller]])<ref>{{Cita|Tabucchi, 2010|pag. 48.}}</ref>. Per celebrare la vittoria, sul bordo dello stemma della casa automobilistica milanese venne aggiunta una [[corona d'alloro]]<ref name="Sannia pag. 27">{{Cita|Sannia, 2010|pag. 27.}}</ref>. Essa rimase nello stemma dell'[[Alfa Romeo]] fino al [[1971]], quando fu eliminata dopo la rivisitazione dello stesso da parte dell'azienda.
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== Collegamenti esterni ==
*{{en}}cita [web|http://www.kolumbus.fi/leif.snellman/ |L'età d'oro di Leif Snellman]|lingua=en}}
*{{en}}cita [web|http://www.ultimatecarpage.com/car/1006/Alfa-Romeo-P2.html |L'Alfa Romeo P2 su "ultimatecarpage.com"]|lingua=en}}
 
{{Alfa Romeo}}