Atiśa: differenze tra le versioni

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== In India e Sumatra ==
Atiśa nacque (secondogenito di un ''raja'' locale) nel [[982]] nel villaggio chiamato Vajrayogini (omonimo della [[yidam]] [[Sarvabuddha yogini|Vajrayogini]]) nella regione di Vikramapura nell'attuale [[Bangladesh]]. <br />
A ventinove anni, nel [[1011]] fu ordinato monaco col nome di Dipamkara Shrijnana a Bodhgaya, il luogo dove nel [[528 a.C.]] [[Buddha|Gautama Siddhartha Sakyamuni]] aveva raggiunto l'Illuminazione. Nello stesso anno si imbarcò per [[Srivijaya]], uno stato buddhista fiorente a [[Giava]] e [[Sumatra]] e in altre isole dell'attuale [[Indonesia]].<br />
Lì divenne discepolo di Dharmakirti di [[Srivijaya]], in seguito conosciuto in [[Tibet]] come Serlingpa (''Gser-gling-pa'') dal suo nome Suvarnadvipa (tibetano: ''Gser-gling''), e vi rimase per 12 anni, fino al [[1023]], forse presso il complesso monastico attorno al [[mandala]] architettonico di [[Borobudur]]. <br />
Studiò quindi in [[India]] nel monastero di Odantapura e insegnò nelle università di [[Nalanda]] e [[Vikramashila]], dove a quel tempo si trovava a studiare il traduttore tibetano [[Brogmi]]. Sia a [[Srivijaya]] che in India venne in contatto con tutte le forme di buddhismo allora praticate: [[Buddhismo Theravada|Hinayana]], [[Buddhismo Mahayana|Mahayana]] e [[Buddhismo Vajrayana|Vajrayana]].
 
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[[File:Shalu.jpg|thumb|Monastero di Shalu]]
[[File:Drolma Lakhang monaci.jpg|thumb|Monaci nel Drolma Lakhang in Tibet, monastero contenente le vesti di Atisha]]
Atiśa si recò in [[Nepal]] per la prima volta dopo il [[1034]] e insegnò nella valle di [[Kathmandu]] per due anni. Verso il [[1040]] si trasferì a [[Toling]], nella regione di Ngari nel Tibet Occidentale, sotto protezione del re locale byang-chub 'Od della città di Guge. <br />
Nel [[1042]], impossibilitato a tornare in Nepal, si diresse lungo la valle del [[Brahmaputra]] nel Tibet Centrale. Nei pressi di [[Shigatse]] Atiśa celebrò l'inaugurazione della cappella dedicata alla Perfezione della Saggezza ([[Prajnaparamita|Prajñaparamita]]) nel monastero di [[Shalu]] fondato nel [[1027]].<br />
Questo periodo è contrassegnato da una ripresa del Buddhismo in Tibet Centrale, dove furono eretti numerosi piccoli monasteri e dove fu introdotto lo stile pittorico [[Pala (stile pittorico)|Pala]], arricchito e internazionalizzato da elementi iconografici newara (nepalesi), centro asiatici e cinesi, zone già da secoli convertite al buddhismo prima del Tibet.
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== L'importanza di Ati&#347;a e la sua eredità culturale ==
Delle duecento opere attribuite ad Atiśa, alcune delle quali di argomento medico e tecnico, solo 79 sopravvivono e solo nella traduzione tibetana, nel ''Tenjur'' (bstan-sgyur), il canone tibetano.
Alcune traduzioni dal sanscrito al tibetano sono anch'esse attribuite ad Atiśa. <br />
Tra le sue opere più importanti figurano:
* ''Bodhi-patha-pradipa'' (composta espressamente per la conversione del Tibet al Buddhismo col titolo tibetano: "Byang chhub lam gi rdon mey")
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://banglapedia.search.com.bd/HT/D_0238.htm |banglapedia.search.com.bd]}}
* [{{cita web|http://www.lamayeshe.com/otherteachers/atisha/tibet.shtml |www.lamayeshe.com]}}
* [{{cita web|http://www.meditateinlondon.org.uk/buddhist-quote.php |www.meditateinlondon.org.uk]}}
 
{{Controllo di autorità}}