Diocesi (impero romano): differenze tra le versioni

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Sotto il regno di [[Eraclio I|Eraclio]] (o secondo il Treadgold di [[Costante II]]) si ebbe l’abolizione effettiva delle prefetture e delle diocesi, almeno in Oriente: infatti tale imperatore decise di riformare l'amministrazione provinciale e militare formando al posto delle vecchie diocesi in Oriente delle circoscrizioni militari dette [[thema|temi]]. A capo dei temi vi era posto uno stratego, la massima autorità civile e militare all'interno della propria circoscrizione. Lo [[stratego]] era il governatore del tema e il comandante supremo dell’esercito. I soldati semplici si chiamavano [[stratioti]] ed erano soldati-contadini, in quanto ad essi venivano assegnate terre da coltivare in cambio delle loro prestazioni militari. All'inizio le nuove circoscrizioni militari vennero create solo in Asia Minore, dal momento che non era possibile crearle nei Balcani, che erano allora invasi dagli Avari e dagli Slavi.
 
Nell'Illirico dunque la Prefettura del Pretorio continuò a esistere fino alla fine del [[VII secolo]], anche se senza alcun effettivo potere, dato che gran parte dei Balcani erano finiti sotto il giogo slavo (solo la zona intorno laalla città di Tessalonica rimaneva in mano bizantina). Le antiche province continuarono invece a esistere all'interno dei Temi fino alla seconda metà del [[IX secolo]], quando venne abolita la carica di Proconsole del Tema.<ref>Ostrogorsky, pag. 221</ref>
 
== Note ==