Madonna col Bambino (Cima da Conegliano Uffizi): differenze tra le versioni
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==Storia e descrizione==
L'opera in passato venne ritenuta di dubbia autografia per una presunta severità giudicata eccessiva. Alcuni avevano espresso anche posizioni intermedie, come [[Berenson]], che parlò di opera giovanile parzialmente autografa, e Heinemann, che aveva dubbi sul paesaggio. Oggi si rilevano invece le notevoli qualità pittoriche, grazie anche ai restauri del [[1985]] e del [[2010]], perfettamente in sintonia con lo stile dell'artista, per cui è stata reintegrata a pieno titolo nel catalogo di Cima dalla critica recente.
Su uno sfondo per metà composto da una tenda verde e per metà aperto su un paesaggio collinare, dove si vedono montagne e un castello fortificato, si stagliano in primo piano la Madonna e il Bambino tenuto sulle ginocchia. Il tipo fisico di Maria, la composizione e lo stile pittorico, con le ombre scure e lisce sul volto, sono tipici dello stile di Cima, così come la ricchezza cromatica, intonata alle note contrastanti del blu e del rosso delle vesti di Maria, degli ocra negli incarnati e del verde nello sfondo, tanto nel drappo quanto nella natura. Il clima di sospesa contemplazione deriva dalle opere di [[Giovanni Bellini]] ed è tipico della pittura veneziana prima della rivoluzione [[tonalista]], con qualche asperità ancora ben visibile nel panneggio scultoreo, dalle pieghe profonde chiaroscurate incisivamente, o nel corpo del Bambino, in cui si nota qualche minore impaccio.
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==Collegamenti esterni==
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{{Portale|Pittura}}
[[Categoria:Madonne di Cima da Conegliano|Uffizi]]
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