William McKinley: differenze tra le versioni

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Ultimo veterano della [[Guerra di secessione americana|guerra di secessione]] ad entrare alla [[Casa Bianca]], è con la sua [[candidatura]] del [[1896]] che gli storici fanno coincidere l'inizio del "quarto sistema bipartitico" americano, quando guidò con mano salda una [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)#L'era progressista|coalizione repubblicana]] che, salvo un'unica interruzione, dominò la politica statunitense fino agli [[Anni 1930|anni trenta]].
== La giovinezzaBiografia ==
=== La giovinezza ===
Nato il 29 gennaio 1843 nella cittadina di [[Niles (Ohio)|Niles]], nel nord-est dell'[[Ohio]], discendeva da una famiglia di emigranti scoto-irlandesi giunta in America ([[Pennsylvania]]) verso la metà del Settecento.<ref>Albero genealogico sul sito {{en}} [http://wc.rootsweb.ancestry.com/cgi-bin/igm.cgi?op=PED&db=:3242853&id=I1812 rootsweb].</ref> Settimo dei nove figli di William Senior e di Nancy Allison, crebbe in un ambiente familiare caratterizzato dalle idee protezionistiche dei ''[[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|whig]]'', da sentimenti [[Abolizionismo|abolizionisti]] e da una convinta adesione ai principi religiosi [[Metodismo|metodisti]].<ref>Willam McKinley fu un devoto metodista per tutta la vita. Cfr. Morgan, ''[[#Bibliografia|op. cit.]]'', pp. 9-10.</ref> Il padre gestiva una piccola [[fonderia]] di [[ghisa]] che continuò a condurre anche dopo il trasferimento della famiglia nella vicina [[Poland (Ohio)|Poland]] (1852) e più tardi a [[Canton (Ohio)|Canton]].
 
Il giovane McKinley non ebbe una brillante carriera scolastica, sia per la pessima salute sia perché, allo scoppio della [[guerra di secessione americana|guerra di secessione]] (giugno 1861), si arruolò volontario nell'esercito unionista. Inquadrato come soldato semplice nel 23º reggimento di fanteria (l'Ohio Volunteer), ebbe come comandante il futuro presidente [[Rutherford Birchard Hayes]], che lo promosse più volte per il coraggio dimostrato in battaglia.<ref>Per i dati biografici si può consultare, fra gli altri, il sito {{en}} dell'[http://www.ohiohistory.org/onlinedoc/ohgovernment/governors/mckinley.html Ohio Historical Society].</ref>
[[File:ISMcKinley.jpg|thumb|upright|left|Ida Saxton, moglie del presidente McKinley.]]
 
Congedato nel settembre 1865 con il grado di [[maggiore]], riprese gli studi divenendo [[avvocato]] (alla ''Law School'' di [[Albany (New York)|Albany]], nel 1867). Dapprima esercitò l'attività forense a [[Canton (Ohio)|Canton]], nella [[contea di Stark (Ohio)]], per essere poi eletto [[pubblico ministero]] della stessa contea dal 1869 al 1871, gli anni in cui frequentò [[Ida McKinley|Ida Saxton]], figlia di un importante banchiere della città, che sposò il 25 gennaio del 1871 e dadalla cuiquale ebbe due figlie, Katherine e Ida, morte entrambe in tenera età.[[File:William McKinley Sr.jpg|thumb|William McKinley Senior, padre del presidente McKinley.|431x431px]]
 
[[File:William McKinley Sr.jpg|thumb|William McKinley Senior, padre del presidente McKinley.|431x431px]]
== L'attività politica ==
 
=== L'attività politica ===
Gli anni intorno al 1870 furono anche quelli in cui il "Maggiore", come continuava ad essere chiamato benché la guerra fosse ormai solo un ricordo, cominciò a interessarsi attivamente alla competizione politica militando nelle fila dei repubblicani e tenendo alcuni comizi elettorali in favore del suo ex comandante Rutherford Hayes, che si batteva allora per la carica di [[governatore dell'Ohio]] e che conquistò una prima volta nel 1868 e una seconda nel 1876.
 
Nel 1877, mentre Hayes vinceva la corsa alla [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|presidenza degli Stati Uniti]], McKinley venne eletto alla [[Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America|Camera dei Rappresentanti]], dove si dedicò soprattutto ai temi economici e finanziari divenendo in pochi anni uno dei principali esponenti a livello nazionale del [[protezionismo]]. Sostenne in particolare l'imposizione di alti tassi doganali sulle importazioni come formula per la prosperità nazionale. Rieletto nel 1885, fu nominato presidente della potente commissione sulle imposte (Committee on Ways and Means) dal 1889 al 1891 e in tale veste propose la cosiddetta "McKinley Tariff", che alzò i tassi a livelli mai più raggiunti e che divenne legge nel 1890 dandogli notevole popolarità.
 
[[File:Mark Hanna by WJ Root, 1896 cropped.jpg|thumb|left|upright|Mark Hanna, il fidato amico e consigliere di McKinley.]]
 
La violenta controversia che ne seguì e un'operazione di ''[[gerrymandering]]'' da parte dei [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratici]] portarono alla sua sconfitta per soli 300 voti nella rielezione alla Camera. Perciò nel 1891 tornò per breve tempo alla vita privata ma, grazie all'appoggio della corrente repubblicana guidata dal senatore dell'Ohio [[John Sherman (politico)|John Sherman]] e dall'industriale e uomo d'affari di [[Cleveland]] [[Mark Hanna]], si candidò a governatore dell'Ohio e vinse facilmente le elezioni sia nel 1892 contro il governatore democratico uscente James Edwin Campbell sia nel 1894 contro Lawrence Talbot Neal, assumendo un atteggiamento moderato fra i contrastanti interessi del capitale e dei lavoratori.
 
Come governatore, elaborò un nuovo e più completo sistema fiscale che, grazie all'introduzione dell'[[accisa]] sulle società, contribuì a ridurre il debito statale dell'Ohio; emanò alcuni provvedimenti per la sicurezza degli addetti alle ferrovie e ridusse le pratiche antisindacali degli industriali nelle controversie del lavoro istituendo l'[[arbitrato]] pubblico. Non riuscì tuttavia a impedire il grave sciopero dei minatori del carbone del 1894, durante il quale fece intervenire la [[National Guard of the United States|Guardia nazionale]] a protezione degli impianti privati e per porre fine a una serie di [[Linciaggio|linciaggi]]. Nel 1895, dopo aver prestato assistenza ai minatori disoccupati della Hocking Valley, invitò le [[Camere di commercio]] dello stato a verificare il numero di cittadini che vivevano sotto la [[soglia di povertà]] e indisse poi una campagna di raccolta fondi e materiali che soccorse oltre 10.000 "poveri".
 
=== Il primo mandato ===
Nel frattempo, le due sonanti vittorie elettorali in Ohio lo avevano reso il candidato più quotato per le [[primarie]] repubblicane e infatti, ottenuta agevolmente la ''nomination'' contro Thomas Brackett Reed, nel 1896, in piena crisi economica, affrontò l'autorevole pretendente democratico alla presidenza, [[William Jennings Bryan]] del [[Nebraska]], in una campagna elettorale condotta ancora una volta con grande abilità strategica dall'amico e consigliere Mark Hanna: mentre Bryan viaggiava in lungo e in largo per gli Stati Uniti a caccia di voti, McKinley se ne stette nella sua casa di Canton a scrivere lettere e discorsi per centinaia di migliaia di elettori, indirizzandoli a ogni genere di associazione, dalle organizzazioni degli agenti di commercio ai club sportivi, che a loro volta li diffondevano tra i propri iscritti. Al suo posto, fu Hanna a muoversi molto, e bene, riuscendo a finanziare la campagna presidenziale con 3 milioni e mezzo di dollari raccolti fra i sostenitori e i simpatizzanti del candidato repubblicano (ivi compreso il magnate del petrolio [[John Davison Rockefeller]]). Con quella cifra a disposizione, Hanna organizzò una leggendaria ''Front Porch Campaign'' ("campagna del portico di casa") che, riprendendo e ampliando l'esempio propagandistico di un altro candidato dell'Ohio di quindici anni prima, [[James Abraham Garfield]], portò a Canton migliaia di elettori per una stretta di mano e uno scambio di battute con il "loro" candidato. Determinante, per le scelte degli elettori, risultò anche la partecipazione attiva di McKinley alla guerra di secessione e la sua popolarità fra i reduci di quelle battaglie. Il "Maggiore" tornò a sostenere il principio degli alti tassi doganali come formula per la prosperità interna e propugnò la "moneta solida", cioè il passaggio dal [[bimetallismo]] oro/argento al [[sistema aureo]] in assenza di un accordo internazionale in materia.
 
[[File:McKinley sworn in.jpeg|thumb|4 marzo 1897: giuramento del neoeletto presidente William McKinley, con alla sua sinistra il presidente uscente [[Grover Cleveland]].|451x451px]]
 
Nel [[1897]] McKinley risultò eletto presidente con largo margine sul suo avversario e avviò immediatamente il suo programma protezionistico. Tuttavia, il primo importante evento della sua presidenza fu la questione dell'insurrezione di [[Cuba]].
 
==== La guerra ispano-americana ====
{{vedi anche|Guerra ispano-americana}}
All'epoca, l'isola di Cuba era ancora una [[Colonia (territorio)|colonia]] [[Spagna|spagnola]] e nel 1895 vi era scoppiata una rivolta indipendentista; gli americani, sia da un punto di vista materiale perché avevano enormi interessi nelle sue [[Piantagione#Piantagioni di zucchero|piantagioni di zucchero]], sia da un punto di vista ideale perché vedevano in quella lotta un'analogia con la propria [[Guerra di indipendenza americana|guerra d'indipendenza]], sollecitavano l'intervento armato a favore dei ribelli.<ref>Sui riflessi della questione cubana nella stampa americana e il ruolo svolto dal cosiddetto "[[Stampa scandalistica#Yellow Journalism|yellow journalism]]", si può vedere {{en}} ''[http://www.pbs.org/crucible/frames/_journalism.html Crucible of Empire. The Spanish-American War]''. URL consultato il 27 aprile 2012.</ref> Nondimeno il presidente McKinley, contrario alla guerra come il suo consigliere Mark Hanna, si era subito impegnato a risolvere la questione per via diplomatica; i negoziati non avevano portato all'indipendenza di Cuba dalla Spagna ma soltanto alla concessione, a partire dal 1º gennaio 1898, di una forma di governo autonomo, che però i ribelli non avevano accettato.
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Un risoluto sostenitore della guerra contro la Spagna fu invece l'allora assistente segretario alla marina [[Theodore Roosevelt]] che, lasciato ogni incarico di governo, si arruolò nell'esercito allestendo un corpo di volontari, i cosiddetti [[Rough Riders]] (poi noti come i Roosevelt's Rough Riders), alla cui guida ottenne il grado di colonnello e di cui seppe propagandare abilmente le imprese. Ne ricavò una tale popolarità da divenire quasi un eroe nazionale, il che gli permise di ottenere prima la carica di governatore dello stato di [[New York (Stato)|New York]] e poi quella di presidente degli Stati Uniti.
 
==== Le misure economiche ====
[[File:McKinley Prosperity.jpg|thumb|upright=1.2|Manifesto propagandistico di McKinley per la campagna di rielezione presidenziale del 1900, con il motto "prosperità interna, prestigio all'estero" e il robusto sostegno di una moneta "solida" come l'oro.]]
 
La presidenza di McKinley fu contrassegnata anche da una rapida crescita economica dovuta in parte alle sue misure protezionistiche su lana, zucchero e beni di lusso per frenare la concorrenza estera in quei settori. L'altro importante provvedimento finanziario attuato da McKinley fu il passaggio, il 14 marzo 1900, al ''gold standard'' dopo il fallimento delle trattative per un accordo internazionale sul bimetallismo.
 
=== Il secondo mandato ===
Forte dei risultati conseguiti, McKinley ottenne facilmente la candidatura repubblicana nella campagna presidenziale per la sua rielezione. I temi affrontati furono soprattutto quelli dell'[[imperialismo]], della prosperità e del sistema monetario basato sull'oro o sull'argento, ma fu indubbiamente grazie alla vittoria nella guerra contro la Spagna che McKinley nel [[1900]] sbaragliò ancora una volta il rivale democratico William Jennings Bryan conquistando il suo secondo mandato. Non a caso, insieme con lui fu eletto vicepresidente l'"eroe" di Cuba, il colonnello Theodore Roosevelt, che contribuì con straordinario vigore alla campagna elettorale repubblicana.
 
[[File:McKinleyAssassination.jpg|thumb|upright|left|L'assassinio di McKinley.]]