Pieve di San Leonardo (Cerreto Guidi): differenze tra le versioni

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L'edificio, ricordato fin dal [[X secolo]], assunse le funzioni della vecchia pieve suburbana di San Pietro in Greti nel [[1416]].
 
Dal [[1355]] al [[1558]] ne detennero il patronato gli Adimari, ricchi proprietari della zona: [[Cosimo I]] subentrò nel patronato in seguito alla congiura ordita a suo danno e alla quale aveva partecipato anche Gherardo Adimari. Il pratese [[Pier Francesco Ricci]], maggiordomo e segretario del Medici, una volta nominato pievano di San Leonardo, ottenne nel 1563 con bolla di [[Pio IV]] l'unione della pieve con la [[cattedrale di Prato]], della quale era proposto.
 
Con l'avvento dei [[Lorena (dinastia)|Lorena]] alla guida del [[Granducato di Toscana]] ([[1737]]) per la pieve iniziò un periodo di decadenza, accentuato dai conflitti con il capitolo della cattedrale pratese.
 
Nel corso del XIX secolo furono eseguiti pesanti interventi di restauro quali il tamponamento del lato sinistro del loggiato, prolungamento della loggia esterna e ampliamento dell'edificio sul lato destro per consentire la creazione di tre navate.
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== Bibliografia ==
* R. C. Proto Pisani, ''Empoli, il Valdarno inferiore e la Valdelsa fiorentina'', collana "I luoghi della fede", Milano, Mondadori, 1999, pp.  114 - 116. ISBN 88-04-46788-6
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
*[{{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/ |Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana]}}
 
{{portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}