Papa Eugenio II: differenze tra le versioni

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===Il pontificato===
====L'elezione====
Nel maggio dell'anno [[824]] Eugenio venne imposto come successore di [[papa Pasquale I]] con il fortissimo sostegno di [[Wala]], fidato consigliere inviato dall'imperatore [[Ludovico il Pio]]. Già durante il funerale di [[Papa Pasquale I|Pasquale I]], infatti, si erano verificati dei tumulti fra il clero e il popolo da una parte, che sosteneva l'elezione di un certo Sisinnio (o Zinzinno - in latino ''Zinzinnus''), e la nobiltà filoimperiale dall'altra, che tentava di imporre la nomina di Eugenio. L'atto di nomina fu, come al solito, inviato all'imperatore insieme al giuramento di fedeltà, ma le notizie dei disordini ed il rischio che questi si protraessero, indussero l'imperatore ad inviare a Roma [[Lotario I|Lotario]], suo figlio e coimperatore, per ristabilire l'ordine, confermare l'autorità del nuovo pontefice e soprattutto ribadire i diritti imperiali<ref>C. Rendina. ''I Papi. Storia e segreti'', pp. 259-260.</ref>. Con l'elezione di Eugenio l'intervento del sovrano diventò per la prima volta un atto formale<ref>Giancarlo Zizola, ''Il conclave'', Newton & C., Roma, 2005 - Ambrogio Piazzoni, ''Storia delle elezioni pontificie'', PIEMME, Casale Monferrato, 2005</ref>.
 
====Relazioni con l'impero: la ''[[Constitutio romana]]''====
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Eugenio ignorò la determinazione dei vescovi franchi (del resto la Chiesa di Roma si era già espressa diverse altre volte sull'argomento) e convocò un concilio che si riunì a Roma nell'826 e che si occupò di tutt'altro, approvando diversi decreti in materia di diritto ecclesiastico che non prevedevano affatto l'ipotesi di un'eventuale approvazione imperiale: restauravano regole certe all'interno della Chiesa, prendevano misure per l'istruzione e il comportamento dei sacerdoti e le regole da seguire nel dedicarsi ad attività secolari; l'elezione e i doveri dei vescovi; l'istituzione di scuole e l'insegnamento religioso, ecc. La Chiesa si riappropriava della giurisdizione ecclesiastica, nonostante il tentativo di laicizzazione operato da Lotario<ref>C. Rendina, op. cit., pp. 261-262.</ref>.
 
Eugenio inoltre adottò diverse misure in favore dei poveri, delle vedove e degli orfani, e per questo ricevette il soprannome di "padre del popolo".
 
Il 6 giugno [[827]] presiedette il [[Concilio di Mantova (827)|Concilio di Mantova]], diretto a risolvere i conflitti che si agitavano da molto tempo tra i patriarchi di [[Patriarcato di Aquileia|Aquileia]] e [[Patriarcato di Grado|Grado]]. Egli tentò di riunificare i due patriarcati ma la sua azione non ebbe successo, anche per l'opposizione di [[Venezia]], città in netta ascesa nella zona dell'Alto Adriatico.<ref>{{cita libro|Cesare|Cantù|Grande illustrazione del Lombardo-Veneto. Mantova e la sua provincia. Volume quinto|1859||Milano|cid=cidCantù2}}</ref>
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== Collegamenti esterni ==
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/eugenio-ii_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/ Biografia di papa Eugenio II] nell'[[Enciclopedia dei Papi]] [[Enciclopedia Treccani|Treccani]]
*[{{cita web|http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_0824-0827-_Eugenius_II.html |Opera Omnia dal Migne Patrologia Latina con indici analitici]}}
 
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{{box successione|
tipologia = cardinale|
precedente=''vacante dal''<br /> ?|
successivo=''vacante fino al'' <br />[[853]]|
carica= [[Santa Sabina (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Santa Sabina]]|
periodo=[[816]] - [[824]]|immagine= CardinalCoA PioM.svg