Papa Urbano I: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Di questo papa esistono solo poche notizie certe e documentate. Secondo quanto riportato sul ''[[Liber Pontificalis]]'', nacque a Teano (CE) e ascese al soglio di Pietro durante l'imperio di [[Alessandro Severo]]. Suo padre si chiamava Ponziano.
 
Secondo [[Eusebio di Cesarea]] (''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Historia Ecclesiastica]]'', VI, 23), dopo la morte di [[papa Callisto I]] Urbano fu [[Elezione papale|eletto]] [[vescovo]] di Roma e fu a capo della Chiesa per otto anni. Il documento noto come ''Catalogo Liberiano'' dei papi posiziona l'inizio del suo pontificato nell'anno [[223]] e la sua fine nell'anno [[230]].
 
Lo [[scisma]] iniziato da [[Sant'Ippolito di Roma|Ippolito]] continuò ad esistere anche durante il pontificato di Urbano. Probabilmente fu proprio durante il suo pontificato che Ippolito scrisse il ''Philosophumena'' nel quale attaccava duramente [[Callisto I]]. Comunque, verso la fazione scismatica ed il suo capo, Urbano mantenne lo stesso atteggiamento che aveva adottato il suo predecessore.
 
Gli storici non riportano nulla di altri problemi nella vita della Chiesa di Roma in questo periodo. Il suo pontificato fu infatti piuttosto tranquillo, anche perché la famiglia imperiale, grazie alla stessa madre dell'[[Augusto (titolo)|imperatore]], accettò al suo interno i riti cristiani. [[Alessandro Severo]] fu favorevole a tutte le religioni e quindi protesse anche il Cristianesimo. Sua madre, [[Giulia Mamea]] era amica del [[teologia|teologo]] [[Alessandria d'Egitto|alessandrino]] [[Origene Adamantio]] che aveva conosciuto ad [[Antiochia di Siria]].
 
L'opinione favorevole dell'imperatore e di sua madre sul Cristianesimo consentì ai cristiani di godere di un periodo di pace completa, anche se la loro condizione giuridica non cambiò. Lo storico Lampridio (''Alexander Severus'', c. XXII) affermava che Alessandro Severo non creò alcun problema ai Cristiani: "''Christianos esse passus est''". Indubbiamente la Chiesa di Roma sperimentò i felici risultati di queste propensioni e non fu mai molestata durante il regno di questo imperatore ([[222]]-[[235]]) - anche se il [[martirologio romano]] recita diversamente ([[#Memoria liturgica|vedi oltre]]). L'imperatore protesse i Cristiani romani anche in una disputa legale sulla proprietà di un appezzamento di terreno tra il papa e dei tavernai (che invece altre fonti [http://www.donboscosanto.eu/oe/vita_del_sommo_pontefice_s._callisto_i.php] attribuiscono ai tempi del predecessore). Sembra infatti che un'associazione di osti si fosse risentita per la concessione dell'imperatore alla Chiesa (quasi a titolo di risarcimento) dell'area dove era stato ucciso [[papa Callisto I]] e dove poi sarebbe sorta la [[basilica di Santa Maria in Trastevere]]. Durante il suo pontificato venne comunque notevolmente incrementato il patrimonio temporale della Chiesa<ref name="ReferenceA">C. Rendina, "I Papi. Storia e segreti", pag. 56.</ref>.
 
Non si conosce nulla delle opere personali di papa Urbano. Tuttavia, l'aumento in estensione di varie [[catacombe]] romane nella prima la metà del III secolo prova che in questo periodo il numero dei cristiani crebbe notevolmente. I leggendari ''Atti di [[Santa Cecilia]]'' legano la santa, così come suo marito e suo cognato, ad Urbano che si dice abbia battezzato i suoi congiunti. Si tratta però di un resoconto privo di qualunque valore storico; lo stesso si può dire degli Atti del martirio di Urbano stesso, che sono ancora più tardi della leggenda di Santa Cecilia.
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L'affermazione del ''Liber Pontificalis'' che Urbano convertì molti attraverso le sue prediche, si basa sugli ''Atti di Santa Cecilia''. Un'altra affermazione dalla stessa fonte, secondo la quale Urbano aveva ordinato la fabbricazione di oggetti liturgici in argento, è anch'essa priva di fondamento storico e opera del redattore della sua biografia, che visse nel VI secolo e che attribuì arbitrariamente ad Urbano anche la creazione di oggetti liturgici per venticinque chiese titolari del suo tempo.
 
I dettagli sulla morte di Urbano sono ignoti, ma, giudicando dalla pace del periodo in cui visse, probabilmente morì di morte naturale. Secondo alcune fonti, però, Urbano fu fatto assassinare dal [[Praefectus urbi|prefetto]] Almenio il 23 (o 19) maggio [[230]]<ref>C. Rendina, name="I Papi. Storia e segretiReferenceA", pag. 56.</ref>.
 
== Sepoltura ==
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* [http://www.treccani.it/enciclopedia/urbano-i_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/ Biografia di Urbano I] nell'[[Enciclopedia dei Papi]] della [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana|Treccani]]
* {{santiebeati|89017|sant'Urbano I Papa}}
* [{{cita web|http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_0222-0230-_Urbanus_I,_Sanctus.html |Opera Omnia]}}
 
== Altri progetti ==