Cattedrale di Santa Maria Assunta (Oristano): differenze tra le versioni

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La cattedrale di Oristano sorge sul luogo di un insediamento di epoca bizantina, come testimoniano le sepolture, risalenti al [[VII secolo]], rinvenute nella piazza antistante l'edificio. L'esistenza della cattedrale, l'''ecclesia sanctae Mariae de Orestano'', è documentata dal [[1131]]; le sedici [[colonna|colonne]] conservate nel cortile del duomo e i [[capitello|capitelli]] custoditi nel vicino seminario permettono di ipotizzare che il primitivo edificio, in [[Architettura romanica|stile romanico]], avesse tre [[navata|navate]]. Alcuni restauri, commissionati dall'arcivescovo Torgotorio de Muru, vennero effettuati nel [[1228]], anno in cui maestro Placentinus appose la sua firma sui battenti [[bronzo|bronzei]] del portone ligneo, attualmente conservati nell'aula capitolare. Entro il [[1348]] venne edificato il [[transetto]] con le quattro cappelle in stile [[gotico italiano]].
 
Il grave stato di degrado della cattedrale nella prima metà del [[XVIII secolo]] determinò i lavori di ricostruzione che hanno portato all'attuale edificio, risparmiando poco dell'antica fabbrica romanico - gotica. I lavori, voluti dall'arcivescovo Antonio Nin e dal [[capitolo (canonici)|capitolo]], iniziarono nel [[1729]]. Vennero inizialmente affidati all'architetto cagliaritano Salvatore Garrucciu e successivamente, dopo la morte di quest'ultimo, a Giovanni Battista Ariety di [[Alghero]]. Il tempio venne consacrato nel [[1745]] ma i lavori terminarono solo nel corso della seconda metà del secolo. Tra il [[1830]] e il [[1837]] vennero costruiti i cappelloni semicircolari del transetto secondo il progetto dell'architetto piemontese [[Giuseppe Cominotti]], su commissione dell'arcivescovo Giovanni Maria Bua, mentre al [[1912]] risalgono le decorazioni pittoriche che ornano le pareti interne della cattedrale.
 
L' arcivescovo [[Ignazio Sanna]] dopo nove anni di decisioni nel finire del 2015 decide di compiere i lavori di adeguamento liturgico con il posizionamento della nuova mensa e il nuovo ambone in marmo bianco e rosso di tipo Michelangelo. La dedicazione è avvenuta il 10 gennaio 2016 con la concelebrazione presieduta dall'arcivescovo concelebrata da alcuni vescovi sardi e dal presbiterio arborense.
Durante il rito sono posizionate le reliquie di sant'Archelao e santa Giusta
 
== Descrizione ==