Vittorino di Petovio: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Celebrato nell'antichità per la sua cultura,<ref>Cfr. Giuseppe Ricciotti, La "Era dei Martiri", Il Cristianesimo da Diocleziano a Costantino, Mondadori Milano 1962</ref> Vittorino fu [[Diocesi di Ptuj|vescovo di Petovio]], (''Poetavium'' oppure ''Poetabium'')<ref>Cfr. Testi mariani del primo millennio 3. Padri e altri autori latini - Città Nuova Editrice, 1990 ISBN 88-311-9217-5</ref> l'odierna [[Ptuj]] nella [[Slovenia]] settentrionale, sulla riva destra della [[Drava]], nella regione di [[Stiria]].
 
Molti storici lo ritengono di origine greca rifacendosi ad un'opinione di [[san Girolamo]]:<ref>''De viris illustribus, 74.''</ref> dagli scritti patristici emerge che Girolamo mostrava un lato debole per lui, considerandolo quasi suo connazionale secondo cui era di lingua greca,<ref>Cfr. Testi mariani del primo millennio, ''ibidim''.</ref> ma voler concludere da essa che Vittorino fosse di origine greca, non è affatto verosimile.
 
Morì [[martire]], molto probabilmente, nel 304 durante la [[persecuzione di Diocleziano]]. Il suo nome è incluso tra i [[Padri della Chiesa]] del [[III secolo]], nel catalogo dei Padri 'latini', insieme con [[Tertulliano]], [[Minucio Felice]], [[San Cipriano di Cartagine]], [[Novaziano]] e [[Lattanzio]], detto anche il ''Cicerone cristiano''.
Di Vittorino si pensò erroneamente che fosse stato il primo [[Diocesi di Poitiers|vescovo di Poitiers]].<ref> [http://www.santiebeati.it/dettaglio/93125 San Vittorino Vescovo e martire ]</ref>
 
Quel poco che sappiamo di lui lo dobbiamo a quelle informazioni trasmesseci da san Girolamo. Anche sul suo martirio le notizie che abbiamo sono assai imprecise. Girolamo sapeva che era morto martire, ma poiché può essere vissuto solo posteriormente ad [[Origene]], cioè nella seconda metà del III secolo, si può pensare solo alla persecuzione di Diocleziano, e da ciò si dedurrebbe che Vittorino mori nell'anno 304 (o forse anche nel 303, come si può pure ammettere). Ciò che di lui sappiamo in realtà, dunque, si limita al nome, al luogo e, con qualche incertezza, al tempo in cui visse.<ref>Cfr. La teologia dei Padri - Testi dei padri latini, greci, orientali scelti e ordinati per temi – Città Nuova Editrice, 1976 Volume 3, pag. 367, ISBN 88-311-9205-1</ref>
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[[File:Correggio,_san_girolamo.jpg|250px|thumb|San Girolamo, olio su tela di [[Correggio (pittore)|Correggio]], ([[Real Academia de Bellas Artes de San Fernando]], [[Madrid]])]]
Vittorino fu il primo esegeta di [[lingua latina]]. Dei suoi numerosi scritti san Girolamo scrive:
{{quotecitazione|''Vittorino, vescovo di Petovio,<br />non aveva con il latino la stessa familiarità che con il greco.<br />Perciò le sue opere,<br /> nonostante l’elevatezza del pensiero,<br />sono mediocri quanto allo stile.''|''De viris illustribus'' 74.}}
 
Secondo Girolamo, egli scrisse commenti al libro della ''Genesi'', dell'''Esodo'', del ''Levitico''; inoltre ai libri dei profeti ''Isaia'', ''Ezechiele'' e ''Abacuc''; all'Ecclesiaste, al Cantico dei Cantici; al vangelo di Matteo e al libro dell'Apocalisse di san Giovanni. Poi un'opera sulla creazione del mondo e molte altre.
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Tra i canti liturgici della Chiesa Cattolica si trova un inno tratto da un testo di San Vittorino di Pettau. Il canto si intitola "Il Messia leone per vincere" ed è stato musicato dallo spagnolo Francisco Kiko José Gómez Argüello Wirtz nel 2014. Tradotto e cantato nelle seguenti lingue: spagnolo, francese, inglese, italiano, portoghese, giapponese, arabo, polacco e albanese, il testo è tratto da ''Commentarii in Apocalypsim Ioannis'' e narra la vittoria pasquale del Cristo, il Messia profetizzato nel libro della Genesi al cap. 49 versetto 4 (il leone di Giuda), al termine della sua passione e della sua morte. Il testo è il seguente:
 
{{quotecitazione|Il Messia, leone per vincere,<br />si fece agnello per soffrire.<br />Salì sul legno per essere<br /> sposo per morire.<br /> E il suo sangue lasciò<br /> dote, per la sua sposa vergine.<br />E discese agli inferi<br /> in cerca della pecora perduta.<br /> E con essa salì al cielo,<br /> e la fece entrare nella casa del Padre.|}}
 
== Dottrina ==
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== Escatologia ==
<!-- Inserisco fonte -->
La sua letteratura è di ispirazione millenarista,<ref>Cf. E. Romero Pose, Apocalisse, col. 389</ref> <ref>"Il Petoviano è sotto l’influsso di Origene e adotta l’esegesi allegorica senza abbandonare quella letterale di ispirazione millenarista". Cfr. D. Budzanowska, Millenaryzm w recenzji św. Hieronima do „''Komentarza do Apokalipsy''” Wiktoryna z Petowium i w „''De civitate Dei''” (księga XX) św. Augustyna</ref> che era la più evoluta in quel tempo.
Vittorino si rifà ad Ireneo che si basa sul salmo 90, 4: «Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte». Questa è l'immagine della storia in sette millenni, dei quali l'ultimo sarà il regno di Cristo ossia il giudizio finale.
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{santiebeati|93125|san Vittorino}}
* {{En}}[cita web|http://www.newadvent.org/fathers/0712.htm |Commentario dell'Apocalisse]|lingua=En}}
 
{{Controllo di autorità}}