Publio Licinio Crasso Divite: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 43:
Nel 212 a.C. diventò ''[[pontifex maximus]]'', superando competitori molto più conosciuti di lui come [[Quinto Fulvio Flacco (console 237 a.C.)|Quinto Fulvio Flacco]] e [[Tito Manlio Torquato (console 235 a.C.)|Tito Manlio Torquato]], e si rivelò all'altezza della carica, malgrado la sua giovane età.<ref name="LivioXXV5,3-4">{{cita|Livio|XXV, 5.3-4}}.</ref>
 
Nel 210 a.C. venne nominato ''[[Magister Equitum]]'' (maestro della cavalleria) dal [[dittatore (storia romana)|dittatore]] [[Quinto Fulvio Flacco (console 237 a.C.)|Quinto Fulvio Flacco]].<ref>{{cita|Livio|XXVII, 5.18-19}}.</ref> L'anno seguente venne eletto [[censore (storia romana)|censore]]<ref name="LivioXXVII6,17"/> e, com'era consuetudine, alla morte del collega [[Lucio Veturio Filone]], avvenuta poco dopo, rinunciò alla carica.<ref name="LivioXXVII6,18">{{cita|Livio|XXVII, 6.18}}.</ref> Tito Livio aggiunge che «Licinio Crasso non era mai stato prima di essere eletto censore, né console, né pretore; accedette a questa carica di censore dall'[[edile curule|edilità curule]]».<ref name="LivioXXVII6,17"/>
 
Nel 208 a.C. divenne [[Pretore (storia romana)|Pretore]] Peregrino (il Pretore che si occupava di giudicare le controversie tra i cittadini romani e gli stranieri, oppure tra stranieri). La sua carriera politica culminò nel consolato del 205 a.C., eletto con [[Publio Cornelio Scipione Africano]].