Regno visigoto: differenze tra le versioni

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=== Inizio delle persecuzioni contro gli Ebrei ===
 
Il nuovo re [[Sisebuto]], dal 1º luglio nel [[612]], applicò rigorosamente una legge che era disattesa, la ''lex Romana'' di Alarico II, restrittiva per gli [[ebreo|ebrei]] di [[Spagna]], che considerava adulterio ili matrimonio misti, vietava agli ebrei di possedere schiavi di religione cattolica e di occupare posti pubblici. Già [[Recaredo I]] aveva introdotto l'obbligo di battezzare i figli di coppie miste, ma con Sisebuto si passò ad una vera persecuzione, perché, nel [[616]], oltre che a riconfermare ed applicare severamente l'ordine di Recaredo, ordinò che tutti gli ebrei dovevano convertirsi e tutti coloro che rifiutavano la conversione al cattolicesimo, fossero frustati ed una parte dei beni gli fosse requisita, tanto che spinse la maggioranza alla conversione ed alcuni di loro (secondo la cronaca di Paolo Emilio, poche migliaia "''aliquot milia''") a rifugiarsi nel regno dei [[Franchi]].
 
Sisebuto domò l'insurrezione [[baschi|basca]], e continuò la guerra contro i [[Bizantini]], iniziata dal suo predecessore, [[Gundemaro]], che si protrasse per quasi tutto il periodo del suo regno; tra il [[615]] e il [[616]] conquistò [[Málaga]]. Dopo aver battuto due volte il generale bizantino Asario, l'imperatore ([[610]]-[[641]]) [[Eraclio I]] chiese la pace, che Sisebuto accordò a condizione di potersi annettere tutte le province orientali ([[Mar Mediterraneo|mediterranee]]), lasciando ai bizantini la provincia ([[Oceano Atlantico|atlantica]]) occidentale (dallo [[stretto di Gibilterra]] all'[[Algarve]].