Laicità: differenze tra le versioni

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testo del 2016 già enciclopedico?
La voce era palesemente sbilanciata in un'ottica che, erroneamente, fraintendeva il termine "laico" con "anticlericale". Era presente una lista di "prerogative" arbitrarie e morali che non appartegono necessariemente all'essere laici.
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{{L|religione|dicembre 2011|Articolo troppo nell'ottica Stato-Chiesa cattolica; altre confessioni cristiane ed altre religioni hanno visioni diverse della laicità}}
{{F|religione|gennaio 2010|mancano le fonti soprattutto per le caratteristiche dello stato laico e nelle distinzioni tra laicismo e laicità}}
{{citazione necessaria|La parola '''laicità''', in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui. In senso morale indica la ribellionel'indipendenza dell'individuo alldall'autorità religiosa che si presenti come depositaria del diritto divino.
 
La laicità è l'autonomia da qualsiasi autorità religiosa e il rifiuto di qualunque forma (palese od occulta) di teocrazia e la pretesa di autodeterminare le proprie scelte morali ed etiche.
La laicità è:
* il rigetto di qualsiasi autorità religiosa;
* la pretesa di autodeterminare le proprie scelte morali ed etiche, ed il rifiuto del diritto naturale;
* assunzione di responsabilità nelle scelte e accettazione critica delle rinunce che ne derivano;
* modo di essere che valorizza l’individuo e il suo vissuto, centralità dell’uomo e dei suoi valori positivi e la sua capacità di confrontarsi;
* consapevolezza che ogni scelta personale ha risvolti e conseguenze anche nei confronti di chi sta intorno a noi
 
La laicità sostiene l'indipendenza del pensiero da ogni principio [[morale]] ed [[etica|etico]], quindi indirizza il dibattito, il confronto e l'apertura, all'autonomia delle scelte personali in ogni settore (politico, sociale, spirituale, religioso, morale).}}
 
Negli ultimi anni il termine "laico" viene utilizzato per indicare un generico agnostico o ateo. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolato dall'autorità confessionale, ma non inficia la pratica di una particolare credenza religiosa.
 
L'abuso del termine in sede politica, in funzione di sinonimo perfettamente sovrapponibile ad "anticlericale" o "ateo", ha generato l'utilizzo del termine spregiativo "laicista", con un significato simile e opposto all'uso del termine spregiativo "clericale" per indicare persone che si autodefiniscono "laiche" e si comportano come anticlericali.
 
Nel significato originario del termine, ancora utilizzato in ambito religioso, il laico è un fedele della religione non ordinato sacerdote o non appartenente a congregazioni religiose. Etimologicamente il termine laico deriva dal gr. laïkós ovvero "del popolo" quindi che vive tra il popolo secolare non ecclesiastico.}}
 
== Cultura laica ==