Kundun: differenze tra le versioni

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m Normalizzo genere, replaced: = biografico → = Biografico, = drammatico → = Drammatico, = storico → = Storico
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|tipocolore = colore
|tipoaudio = sonoro
|genere = biograficoBiografico
|genere2 = drammaticoDrammatico
|genere3 = storicoStorico
|regista = [[Martin Scorsese]]
|soggetto = [[Melissa Mathison]]
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Sebbene apprezzato dai critici per la correttezza della sua ricostruzione storica, ''Kundun'' ignora completamente tre personaggi importanti nella vita dell'attuale [[Tenzin Gyatso|Dalai Lama]]:
 
* Lo [[scalatore]] [[Austria|austriacoaustria]]co [[Heinrich Harrer]] ([[1912]]-[[2006]]) che, in virtù della sua [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza tedesca]], fu [[prigioniero politico]] del [[Governo del Regno Unito|governo britannico]] nella [[Raj Britannico|colonia d'India]] allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]]. Dopo l'evasione nel [[1944]], raggiunse il [[Tibet]], allora proibito agli stranieri, ma una volta raggiunta [[Lhasa]] si guadagnò il favore del [[governo]] e dei [[monaco buddhista|monaci]] che gli permisero di restare. Divenne uno degli insegnanti del Dalai Lama, che apprese da lui l'[[lingua inglese|inglese]] e molti dettagli dell'[[Civiltà occidentale|Occidente]], e fu il primo [[Europa|europeo]] a vivere alla corte del [[Palazzo del Potala|Potala]].
* L'aristocratico [[Ngapoi Ngawang Jigme|Ngawang Jigme]] ([[1910]]-[[2009]]), erede di un'influente famiglia nobile di Lhasa e importante membro del governo tibetano. Venne nominato governatore di [[Chamdo]], cittadella del Tibet orientale, e comandante delle relative forze armate. Nell’ottobre del [[1950]] ebbe luogo un duro scontro tra l'[[esercito]] tibetano e quello della neonata [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]], al cui termine Jigme dichiarò la resa facilitando notevolmente l'avanzata delle truppe nemiche in territorio tibetano. Durante il film, comunque, Phala cita brevemente la battaglia di Chamdo nel suo colloquio con il [[Dalai Lama]], sostenendo che vi fosse un morto accertato prima che calasse il silenzio radio. Poco dopo lo stesso Dalai Lama, insieme ai suoi dignitari, apprende tramite la radio che alcuni suoi esponenti hanno appena firmato «a suo nome» la resa incondizionata del Tibet alle forze cinesi e l'Accordo in Diciassette Punti. Storicamente l'Accordo venne firmato proprio da Jigme, non autorizzato dal governo e neppure dal Dalai Lama, essendo privo dei loro sigilli.
* Il [[Panchen Lama|decimo Panchen Lama]], [[Lobsang Trinley Lhündrub Chökyi Gyaltsen]] ([[1938]]-[[1989]]), seconda massima autorità religiosa del Tibet. [[Khenpo]] del [[Tashilhunpo|monastero di Tashilhunpo]], il [[Panchen Lama]] è un [[monaco buddhista|monaco tibetano]] molto importante in quanto [[reincarnazione]] di [[Amitabha Buddha|Amitābha]], il [[Bodhisattva|Bodhisattva della Sapienza]], ma diversamente dal Dalai Lama non ha mai esercitato nessuna influenza politica. Nel [[1954]], Lobsang e il Dalai Lama andarono insieme a Pechino per discutere con Mao Tse-tung la drammaticità della situazione in Tibet, ma ogni tentativo di negoziare non ebbe alcun seguito.