Papa Urbano VI: differenze tra le versioni

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Il papa riuscì a conquistarsi l'appoggio del popolo, che si diede al saccheggio e all'assassinio di {{chiarire|tutti i suoi presunti nemici|solo i congiurati o anche altri?}}. La rivolta durò pochi giorni in quanto arrivarono a Nocera le truppe regie guidate dal condottiero romagnolo Alberico da Barbiano che il 3 febbraio occuparono la città e posero l'assedio al castello.
 
L'assedio durò oltre sette mesi, durante i quali il papa rifiutò qualunque proposta di accordo, sperando nell’aiutonell'aiuto promessogli dai da [[Repubblica di Genova|Genova]] e dal conte di Nola, [[Raimondo Orsini Del Balzo|Ramondello Orsino]], originario di Nocera e capo del partito avverso al re Carlo. Ramondello Orsino riuscì a portare nel castello un certo numero di uomini d’armed'arme che rafforzarono la resistenza.
 
Carlo fu costretto a porre una taglia di 10.000 [[fiorini]] sulla testa del papa, mentre il suo avversario, affacciandosi quotidianamente alle finestre del castello, lanciava scomuniche sugli assedianti e invitava i buoni cristiani nocerini a combattere per lui e per la chiesa. Alla fine però i nemici riuscirono a superare la prima e la seconda cerchia di mura della collina e a penetrare nella rocca, dove solo il nucleo centrale della fortificazione resisteva ancora.
 
Quando ormai era chiusa ogni via di scampo, sopraggiunsero in aiuto le truppe dell’Orsinidell'Orsini che ruppero l’assediol'assedio e portarono in salvo il papa con la sua corte, il tesoro e i cardinali prigionieri attraverso le località di Sanseverino e Giffoni per poi rifugiarsi un giorno nel [[castello Gerione]] e poi nel castello di [[Buccino]]<ref>A.V. Rivelli, ''Memorie storiche della città di Campagna'', 1894</ref><ref>Costanzo-Collennui-Paesano, ''Anonimo delle storie di Napoli''</ref>. La fuga si concluse alla marina di [[Paestum]], dove il papa si imbarcò su navi genovesi, pagando il loro aiuto con tutto il suo tesoro. Dopo aver toccato la [[Sicilia]], il papa si diresse a [[Genova]] ed ivi, alla [[Commenda di San Giovanni di Pré]], fece eliminare i cardinali prigionieri, con la sola eccezione del benedettino Adam Easton, che ebbe salva la vita grazie all'intercessione del re d'Inghilterra, [[Riccardo II d'Inghilterra|Riccardo II]].<ref>{{en}} [http://www2.fiu.edu/~mirandas/bios1381.htm#Easton The Cardinals of the Holy Roman Church-Easton]</ref>
 
Alla morte di Carlo, si pose alla testa delle sue truppe, con l'intenzione di conquistare Napoli per suo nipote Francesco Prignano, essendo chiaramente l'unica persona di cui Bartolomeo potesse realmente fidarsi, il quale era diventato nel frattempo principe di Capua, duca d'Amalfi e Signore di Nocera.