Trasformazione galileiana: differenze tra le versioni

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:<math>P_1 = P_2 + P_{1-2}</math>
 
E quindi entrambi, utilizzando le proprie misure, sono in grado di calcolare che cosa ha misurato l’altrol'altro. Al limite, basta che uno dei due effettui le misure e le trasmetta all’altroall'altro per i suoi calcoli.
Se gli osservatori determinano la posizione di P in tempi successivi allora sono in grado di determinare il vettore posizione di P in funzione del tempo, e quindi:
 
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== Velocità ==
Gli osservatori possono pure calcolare la velocità e l’accelerazionel'accelerazione di P mentre si sposta lungo la sua traiettoria.
L’osservatoreL'osservatore <math>O_1</math> vede l’altrol'altro osservatore muoversi con velocità v, mentre <math>O_2</math> vede <math>O_1</math> muoversi con velocità -v.
Entrambi determinano la posizione del punto P in tempi successivi t’t' e t”.
 
Gli spostamenti misurati dai due osservatori nel medesimo intervallo di tempo sono diversi, quindi anche le velocità di P risultano diverse tuttavia i due osservatori possono convertire nel proprio sistema di riferimento le velocità misurate dall’altrodall'altro osservatore, a patto di conoscere la velocità con la quale questo si muove.
 
In pratica si verifica la relazione:
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== Accelerazione ==
Se i due osservatori sono in [[moto rettilineo]] uniforme l’unol'uno rispetto all’altroall'altro si avrà:
 
:<math>a_1(t) = a_2(t)</math>
 
se, invece, si trovano in moto accelerato l’unol'uno rispetto all’altroall'altro, le accelerazioni viste dai due sono allora diverse il che richiede una formula di conversione.
:<math>a_1(t) = a_2(t) + a_{1-2}(t)</math>
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[[File:Trasformazione galileiana.png]]
 
Si vede immediatamente che le trasformazioni per passare da un osservatore all’altroall'altro sono:
 
:<math>x = x' + v_0t</math>