Economia e politica agraria: differenze tra le versioni

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La politica agricola è sempre stata un pilastro basilare nel processo di integrazione degli Stati membri della Comunità economica europea. Già il Trattato originale di Roma definiva gli obiettivi della PAC e stabiliva che l'agricoltura andava inclusa nel mercato comune come politica integrata. All'epoca, in una Europa che aveva ancora memoria della fame degli anni di guerra e dell'immediato dopo-guerra, la [[sicurezza alimentare]] costituiva l'obiettivo primario: da qui la tendenza a prezzi agricoli estremamente elevati rispetto al libero mercato internazionale e l'accumularsi di grandi scorte. La ''comunità'' interveniva anche corrispondendo la differenza di prezzo per le quantità esportate fuori ''Europa''.
 
La peculiarità del comparto agro-alimentare ha suscitato posizioni contrastanti, a volte antitetiche, nelle politiche di settore dei diversi Stati. Ciò ha portato alla conclusione nel 1994, al termine dell'[[Uruguay Round]] del [[GATT]] istitutivo dell’Organizzazionedell'Organizzazione Mondiale del Commercio, dell’Accordodell'Accordo sull’agricolturasull'agricoltura, teso a contribuire alla formazione di "un sistema di scambio agricolo corretto e orientato al mercato".
 
== L'economia aziendale agraria ==